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C’è un disegno mondiale della massoneria sionista?

È difficile non intuire, non sentire, non capire, che esiste una sincronizzazione fra i principali fatti della politica mondiale, le manovre semi-occulte della grande finanza, e il modo in cui il sistema dell’informazione mondiale filtra tali notizie, sino a fare di esse ciò che vuole il potere: un sistema per manipolare le menti e per stravolgere le coscienze, fino al punto di far credere all’opinione pubblica qualsiasi cosa venga stabilito dall’alto. Naturalmente, per chi non ha mai provato a ragionare con la propria testa; per chi si è sempre fidato della lettura del suo giornale abituale o dell’ascolto del suo telegiornale preferito; per chi concentra quasi tutta la sua attenzione nelle faccende private e quotidiane, e, se mai gli avanza un po’ di tempo e di energia, riversa quel che gli rimane nel consumismo, sul telefonino, sulla moda, sulla fitness per avere gli addominali scolpiti, o sul gossip, o sul Grande Fratello televisivo, o magari tentando di farsi ospitare in qualche gioco a premi o in qualche reality; per chi, arrivato a settanta, ottanta anni, tocca il cielo con dito se riesce ad avere tutta per sé una puntata di un programma televisivo in cui raccontare, con tutti i particolari, la storia del grande amore della sua vita, mostrando foto, narrando aneddoti, facendosi spuntare la lacrimuccia e tenendosi mano nella mano colla sua dolce metà (magari senza vincolo matrimoniale, per la gioia della propaganda laicista e anticattolica di quel canale): per tutte queste persone, lo scenario che abbiamo delineato semplicemente non ha senso, è fuori della realtà, è complottismo puro e semplice. E si sa bene che dicendo complottismo, pronunciando questa terribile parola, il cittadino-consumatore e telespettatore ideale, il quale crede a quanto gli dice mamma tivù, è esentato automaticamente da qualsiasi ulteriore riflessione: perché quella parola è anche una scomunica e un marchio d’infamia: complottista sarà lei, è un insulto vero e proprio, significa credulone, paranoico, mentecatto, uno che crede agli UFO e agli omini verdi, insomma uno che è meglio perderlo che trovarlo, indegno di qualunque credito o attendibilità.

Eppure, se qualcuno riesce, per caso, a superare la barriera psicologica che marchia a fuoco le teorie complottiste e quelli che ci credono, e prova a considerare i fatti spassionatamente, onestamente, lucidamente, finisce per notare, dopo aver fatto qualche confronto e dopo aver notato qualche strana coincidenza, che le cose, effettivamente, potrebbero anche stare come abbiamo accennato: forse c’è davvero un disegno mondiale, che parte dalla grande finanza internazionale, per assoggettare i popoli e gli Stati, strumentalizzando i grandi organismi sovranazionali e ponendo nei posti "giusti" degli uomini fidati, all’interno dei singoli governi e parlamenti, delle singole banche, nei consigli di amministrazione delle multinazionali, nella proprietà delle case editrici, dei giornali e delle reti televisive, nei senati accademici, nelle grosse amministrazioni locali, specie nei municipi delle maggiori capitali. Naturalmente, per fare tutto questo, è necessario disporre non solo di denaro — ma non è certo il denaro che manca, a chi ha il monopolio nella fabbricazione di esso — bensì anche di una rete capillare, ramificata, vastissima, di uomini fedeli, in grado di arrivare dappertutto, in modo da poter indirizzare nel senso desiderato ogni singolo atto di governo, ogni scelta di carattere economico, ogni iniziativa culturale di grande rilievo. Al tempo stesso, questi uomini devono agire in modo da non lasciar trapelare che sono al servizio di un unico disegno, che fanno parte di una sola sorgente strategica; devono essere uomini politici, o finanzieri, o professionisti, assolutamente irreprensibili, che l’opinione pubblica non sia in grado di associare ad alcunché di diverso dai loro rispettivi ambito di competenza: la politica per i politici, la finanza per i banchieri, e così via; uomini i quali, anche fra di loro, si conoscano quanto è strettamente indispensabile, e non di più; ma che sappiano anche riconoscersi, all’occasione, come facenti parte di uno stesso organismo. Ebbene, una tale associazione esiste, anzi ne esistono parecchie, ma sono tutte riconducibili a una, più vasta e potente di tutte, la massoneria; la quale, a sua volta, è controllata da una massoneria particolare, ma che si serve delle altre, le orienta, le dirige, le controlla, le manovra in maniera discreta, sempre servendosi del potere più grande che esista, il denaro: e tale super-massoneria è quella sionista, erede di un disegno di controllo mondiale che ha nel giudaismo talmudico le sue radici remote, e nel B’nai B’rith la sua moderna punta di diamante. Inutile aggiungere che una siffatta società segreta, dotata di mezzi pressoché illimitati e diffusa in tutto il mondo, non è precisamente un accademia letteraria; i suoi membri non s’incontrano una volta l’anno, come fa il Gruppo Bilderberg, per giocare a poker o per scambiarsi pettegolezzi da salotto, ma per prendere decisioni al massimo livello, le quali avranno influenza su centinaia di milioni di persone. Naturalmente queste sono solamente ipotesi, sia pure suffragate da una serie di indizi piuttosto consistente; diciamo che è una ipotesi di lavoro meritevole di esser presa in seria considerazione. Ed è inutile aggiungere che, per agire efficacemente, i suoi membri devono essere del tutto privi di scrupoli morali, cioè, in altre parole, devono considerare la vita umana di valore pari allo zero. Se, per perseguire i suoi piani, una tale società deve provocare, ad esempio, attentati terroristici in cui moriranno migliaia di esseri umani, o scatenare guerre che ne faranno perire a milioni, ciò non significa nulla per loro. I loro piani sono così vasti, hanno una storia così remota e si prolungano così innanzi nel tempo, che qualsiasi prezzo da pagare, in termini di vite e di sofferenze, è, per essa, un prezzo accettabile. Di fatto, i capi di una tale organizzazione non si considerano membri della stessa umanità cui appartengono le persone comuni: le persone comuni, per loro, sono bestiame, e lo trattano con la stessa disinvoltura con cui un allevatore conduce al macello le sue mucche, quando è giunto il tempo di trasformarle in carne da vendere sul mercato. Alcuni pensano che, al suoi più alti livelli, la massoneria mondiale si intrecci con il satanismo; ne abbiamo già parlato a proposito della Chiesa cattolica, la quale, a giudizio di qualche studioso, è già da tempo infiltrata non solo dalla massoneria ma anche dal satanismo (cfr. il nostro precedente articolo: Satanisti in Vaticano, pubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 29/04/18). Il satanismo è un ottimo collante per una simile associazione, in quanto coinvolge i suoi membri in crimini atroci e così fa in modo che non siano mai tentati di uscire o di raccontare all’esterno i loro segreti.

Un manager finanziario che ha voluto mantenere l’anonimato e che ha lavorato al Banco di Santo Spirito, un istituto legatissimo alle finanze vaticane e partecipato dallo IOR, confluito nel 1989 nella Cassa di Risparmio di Roma e divenuto Banca di Roma, ora parte di UNICREDIT, sei anni fa, poco prima dell’elezione di Bergoglio, faceva queste inquietanti confidenze, raccolte dai giornalisti Giacomo Galeazzi e Ferruccio Pinotti nel libro Vaticano massone. Logge, denaro e poteri occulti: il lato segreto della Chiesa di papa Francesco (Milano, Piemme, 2013, pp. 318-320):

"La grave congiuntura attuale rappresenta una crisi senza precedenti. Già il crac del 2008 ha messo in evidenza la debolezza del sistema finanziario internazionale: l’Europa è sotto attacco, la si preferisce divisa, con monete deboli: si sono gettate le premesse per la creazione di un nuovo ordine mondiale."

Chiediamo al banchiere di spiegarsi meglio, di essere più esplicito.

Da tempo la più potente lobby massonica esistente ha sferrato un attacco globale per il dominio, attraverso il controllo delle politiche monetarie. Chi ha in mano il sistema bancario ha in mano tutto. La moneta è diventata oggi il mezzo con cui tenere sotto scacco gli stati nazionali, che perdono la loro sovranità e cadono, stremati, in uno stato di totale perdita di controllo del proprio paese. Ogni stato diventa, quindi, un oggetto nelle mani di poteri occulti che seguono logiche plutocratiche, sovversive".

Sono tesi forti, dal sapore complottistico. Chiediamo al banchiere di che Loggia massonica stia parlando. La risposta è spiazzante, provocatoria, ci riporta a un nodo già incontrato nella nostra indagine.

"Chi è che ha in mano il potere bancario, secondo lei? Gli ebrei, da sempre. Stiamo parlando della massoneria ebraica. Potentissima. Sono loro che gestiscono il dollaro. La massoneria ebraica ormai si è inserita in tutti i centri di potere mondiale, per esempio l’ONU è il centro massonico per eccellenza. Oggi tutte le massonerie, quella anglosassone, francese, sono tutte coordinate da un livello superiore: la massoneria sionista".

E che tipo di massoneria sarebbe, quella sionista?

"È una sorta di dittatura. I rituali per entrarvi sono agghiaccianti e non si può praticamente uscirne, è inserita in tutti i gangli del potere. È una piovra. E poi è molto, molto violenta… in modo inaudito. Si parla pure di riti satanici… Lasciamo perdere… E poi nei confronti delle altre religioni l’odio è fortissimo. La massoneria giudaica mira a demolire le altre religioni, che sono il loro vero nemico. È molto aggressiva. Opera attraverso il controllo delle altre massonerie."

Quindi le religioni sarebbero oggetto di un attacco da parte della lobby massonica ebraica? Si dice in realtà che siano i cattolici a chiudere le porte in faccia alla massoneria…

"No, il cristianesimo, in particolare la Chiesa cattolica, il bersaglio della massoneria sionista, che ormai è arrivata anche lì, si è infiltrata profondamente per distruggerla dall’interno. E — come si può constatare — la situazione è molto critica oggi in Vaticano. Non è una novità che in Vaticano ci siano massoni, soprattutto nelle alte sfere ecclesiastiche. Gli ultimi conclavi sono stati dominati da cardiali massoni. I vescovi e i nuovi cardinali sono stati eletti da massoni e quindi sono massoni a loro volta… La parte alta della gerarchia della Chiesa è tutta della massoneria."

Lei come lo sa?

"Be’… avendo lavorato per il Banco di Santo Spirito, che operava sui mercati per conto dello Ior, verte cose le ho viste e sentite di persona. Ma comunque basti pensare che Wojtyla invitò in Vaticano per ben tre volte la delegazione della più potente Loggia massonica ebraica, la B’nai B’rith… Direi che è significativo. Anche l’Opus Dei è una realtà di carattere massonico…" (…)

Che idea si è fatto della morte di Calvi?

"Be’… che è stato ucciso dalla massoneria è ormai assodato. Solo il modo in cui l’hanno trovato… è tipico dei rituali massonici. Il crac dell’Ambrosiano è storia vecchia. La vera mente non era Gelli ma Umberto Ortolani, uno dei più grandi massoni italiani."

Chi sono oggi i più potenti massoni italiani?

"I nomi? Napolitano, Draghi. E poi altri di cui non faccio nomi. Anche buona parte della stampa è in mano alla massoneria."

Tra i massoni chi conta di più in Italia?

"Premesso che i Rotschild sono tuttora al vertice mondiale, l’uomo più potente, in Italia, oggi, è Bernabé; che è anche l’uomo dei Rotschild in Italia. L’uomo dei Rockefeller, invece, è Monti…" (intervista raccolta da Veronica Artioli).

Affermazioni difficili da verificare, provocazioni intellettuali che vanno prese con la dovuta cautela e la necessaria distanza.

È comprensibile, ma spiacevole, che questo ignoto manager finanziario non abbia voluto rivelare la propria identità; d’altra parte, le ragioni di sicurezza che lo hanno indotto a conservare l’anonimato sono così evidenti, che non vi è bisogno di sottolinearle. Del resto, la segretezza è la stessa ragion d’essere di una società segreta; se i suoi scopi fossero dichiarabili e se i suoi membri agissero in maniera del tutto disinteressata, non vi sarebbe alcun motivo di tenersi nell’ombra, almeno in una società democratica, caratterizzata dallo Stato di diritto e dalla separazione dei poteri. Ma è poi vero che le moderne società democratiche sono basate sullo Stato di diritto e che sono contraddistinte dalla separazione dei poteri? Non è proprio la massoneria ad averle create, e quindi non è ancora lei a esercitare su di esse un controllo, più o meno ben dissimulato, ma sufficientemente forte per impedire che qualcosa d’importante sfugga al suo controllo? Sarà per questo che i tempi della magistratura sembrano sincronizzati su quelli della politica, nel senso che quando la politica arriva a mettere in pericolo certi poteri, certi interessi, ecco che parte un’inchiesta che riduce all’impotenza quel tale politico rompiscatole? E sarà sempre per questa ragione che si verificano certi inopinati trasferimenti di magistrati abili e coraggiosi; certi strani incidenti, certe dimissioni repentine, certe sciagure aeree, certi voltafaccia da parte di questo o quel candidato alle elezioni, di questo o quel parlamentare o direttore di giornale? A pensarci bene, queste anomalie, questi strani incidenti, le promozioni e i trasferimenti intempestivi di magistrati, messi tutti insieme, delineano un quadro molto simile a quello della nostra ipotesi iniziale. Strano come tutto torni, quando si ha una chiave…

Fonte dell'immagine in evidenza: Foto di Christian Lue su Unsplash

Francesco Lamendola
Francesco Lamendola
Nato a Udine nel 1956, laureato in Materie Letterarie e in Filosofia all'Università di Padova, ha insegnato dapprima nella scuola elementare e poi, per più di trent'anni, nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato una decina di libri, fra i quali L'unità dell'essere e Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C, e ha collaborato con numerose riviste cartacee e informatiche. In rete sono disponibili più di 6.000 suoi articoli, soprattutto di filosofia. Attualmente collabora con scritti e con video al sito Unione Apostolica Fides et Ratio, in continuità ideale e materiale con il magistero di mons. Antonio Livi.
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