
Da questo li conosci: se si scandalizzano della croce
14 Marzo 2018
Si deve combattere la buona battaglia
16 Marzo 2018Ciò a cui stiamo andando incontro è la prospettiva di restare al buio: un buio totale, raccapricciante, da film dell’orrore, in cui sentiremo solo il fiato pestilenziale del Male e non avremo alcuno strumento per orientarci, per capire in quale direzione dirigere i nostri passi. Non era mai accaduto nella storia; non negli ultimi duemila anni, cioè dopo la venuta di Gesù Cristo sulla terra. Gesù, come dice il Vangelo, è la luce del mondo: se si spegne il suono della sua Parola, se viene cacciata la sua Presenza, il mondo ripiomberà nelle tenebre. Questa, oggi, è una possibilità reale; non solo: è una eventualità probabile, umanamente parlando. Umanamente parlando, non ci sono molte speranze di scongiurare un simile destino, perché le forze tenebrose finalizzate a spegnere la luce di Cristo sono arrivate assai avanti nei loro piani criminali; si sono impadronite, abilmente e silenziosamente, degli stessi vertici della Chiesa cattolica, o di buona parte di essi; e agiscono con estrema spregiudicatezza e decisione per portare a compimento la loro opera, traguardo al quale non manca che la spinta finale. E la loro diabolica astuzia è stata questa: di agire dall’interno della Chiesa; di presentarsi non solo come forze cattoliche, ma come forze positive, forze del rinnovamento, del dialogo col mondo, dell’apertura, della "vera" misericordia; e, servendosi di tutti gli strumenti mediatici e facendolo con consumata abilità, sfruttando ogni occasione, manipolando senza ritegno l’immaginazione dei fedeli, e facendo leva non sul loro discernimento personale, ma su una generica emotività e su quel tanto di basso e demagogico che sonnecchia in ogni anima umana, anche in quella dei cristiani, specialmente se sono ormai cristiani pigri e abitudinari, dei credenti più di nome più che di fatto, sono riuscite ad accreditarsi come il volto autentico della Chiesa, e a marginalizzare, svalutare e ridicolizzare ogni sacca di resistenza, ogni forma di critica e di opposizione.
Il vero cattolico sa, e ha sempre saputo, che la vita è una lotta, e che la storia è il campo di battaglia tra le forze del Bene e quelle del Male. Egli, pertanto, sa bene che la posta in gioco è altissima: niente di meno che la salvezza eterna o l’eterna dannazione. Questo il cattolico lo sa, altrimenti non sarebbe un cattolico: ciò che fa la differenza fra dirsi cattolici ed esserlo è proprio questo: la piena ed intera coscienza che la vita è una milizia e che Cristo non sa che farsene di seguaci "pacifisti", vale a dire disposti a patteggiare e a mercanteggiare con le forze diaboliche che si oppongono al piano della sua Redenzione. Cristo ha bisogno di guerrieri, non certo di pappe molle e meno ancora di opportunisti o di voltagabbana: Non veni pacem mittere in terram, sed gladium, "non sono venuto a portare la pace sulla terra, ma una spada", sono le sue precise Parole. Sì, precise, caro padre Sosa Abascal: lasciamo a lei la responsabilità di affermare che non si sa cosa disse realmente Gesù Cristo, ma questo fa di lei, automaticamente, un non cattolico, quindi una persona indegna, non solo di svolgere le funzioni di preposito generale dell’Ordine dei gesuiti, ma anche solo di portare l’abito di sacerdote, e per sua stessa ammissione (tralasciamo la grottesca motivazione che lei ha dato del suo convincimento: il fatto che al tempo di Gesù non esistevano i registratori, e che quindi nessuno ha potuto registrarle le sue esatte Parole). Questo la dice lunga su quanto lei e quelli come lei sono divenuti schiavi di una mentalità scientista e storicista che è l’esatta negazione del vero cristianesimo. Il cattolico sa cosa disse Gesù e cosa fece, perché crede alla verità integrale del Vangelo; se non ci crede, padronissimo di farlo, ma non può dirsi cattolico, altrimenti sta mentendo, e di sicuro non lo fa per nobili motivi. Pertanto, il cattolico sa che quanto sta accadendo, benché sia sconcertante e, per molti aspetti, traumatizzante, non è, però, niente affatto inverosimile o impossibile: Gesù non ha mai promesso che la vita dei cristiani sarebbe stata facile, al contrario, ha profetizzato incomprensioni, ostilità e persecuzioni vere e proprie. Inoltre, non ha mai promesso che i suoi seguaci avrebbero potuto contare sempre e solo su pastori fedeli e disposti, come Lui, a dare la vita per essi: basti pensare che uno dei dodici, Giuda Iscariote, lo tradì per trenta denari.
E la sua santissima Madre, negli ultimi secoli, ha moltiplicato gli appelli all’umanità, mediante le sue apparizioni, come quella di La Salette, del 1846, nella quale disse testualmente:
I governanti avranno tutti un medesimo progetto, che sarà di abolire e far scomparire tutti i principi religiosi per sostituirli con il materialismo, l’ateismo, lo spiritismo e ogni sorta di vizi. (…) Coloro che sono a capo della comunità religiose si guardino dalle persone che esse devono ricevere, perché il demonio userà tutta la sua malizia per introdurre negli ordini religiosi delle persone dedite al peccato, perché i disordini e l’amore dei piaceri carnali saranno diffusi su tutta la terra. (…)
Un precursore dell’anticristo, con le sue truppe di parecchie nazioni, combatterà contro il vero Cristo, il solo Salvatore del mondo, egli spargerà molto sangue e vorrà annientare il culto di Dio per farsi guardare cime un Dio.
Prima che ciò succeda vi sarà una specie di falsa pace nel mondo: non si penserà che a divertirsi; i malvagi si abbandoneranno a ogni sorta di peccato; ma i figli della Santa Chiesa, i figli della vera fede, i miei veri imitatori crederanno nell’amore di Dio e nelle virtù che mi sono più care. Felici le anime umili guidate dallo Spirito Santo! Io combatterò con esse fino a che esse saranno nella pienezza dell’età. La natura chiede vendetta per gli uomini ed essa freme di spavento nell’attesa di ciò che deve arrivare alla terra insudiciata dai crimini. Tremate terra e voi che fate professione di adorare Gesù Cristo e che dentro di voi adorate solo voi stessi; tremate perché Dio sta per consegnarvi al Suo nemico; perché i luoghi santi sono nella corruzione, molti conventi non sono più le case di Dio, ma i pascoli di Asmodeo e dei suoi.
Sarà durante questo tempo che l’anticristo nascerà da una religiosa ebrea, da una falsa vergine che sarà in comunicazione con il vecchio serpente, il padrone dell’impurità; suo padre sarà Vescovo, nascendo vomiterà delle bestemmie, egli avrà dei denti, in una parola sarà il diavolo incarnato; egli lancerà delle grida spaventose, farà dei prodigi, non si nutrirà che di impurità. Egli avrà dei fratelli che, sebbene non siano dei demoni incarnati come lui, saranno dei figli del male; a dodici anni si faranno notare per le prodi vittorie che otterranno; presto essi saranno ognuno alla testa degli eserciti assistiti dalle legioni dell’inferno. Le stagioni saranno cambiate, la terra non produrrà che frutti cattivi, gli astri perderanno i loro movimenti regolari, la luna non rifletterà che una debole luce rossastra; l’acqua e il fuoco daranno al globo terrestre dei movimenti convulsi e degli orribili terremoti che inghiottiranno delle montagne, delle città.
Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo. I demoni dell’aria con l’anticristo faranno dei grandi prodigi sulla terra e nell’aria e gli uomini si pervertiranno sempre di più.
Dio avrò cura dei suoi fedeli servitori e degli uomini di buona volontà; il Vangelo sarà predicato dappertutto; tutti i popoli e tutte le nazioni conosceranno la verità…
Difficile immaginare che simili concetti e simili espressioni siano sorti spontaneamente nella mente di due pastorelli, un ragazzino di undici anni e una ragazza di quindici. Eppure, la rivelazione di Nostra Signora di La Salette non è molto conosciuta, e, in ogni caso, non se ne parla molto; certo assai meno di quanto si parli delle apparizioni di Lourdes, o di Fatima. Sarà perché l’accenno agli ebrei nel ruolo che sarà svolto dall’anticristo non è piaciuto e non piace ai nostri "fratelli maggiori"? E sarà perché i papi del post-concilio, specialmente Giovanni Paolo II e Francesco, hanno mostrato di essere disposti a fare o tacere qualsiasi cosa, pur di non dispiacere loro? Ad ogni modo, le parole di Maria Vergine sono chiarissime, fin troppo: Roma perderà la fede e diventerà la sede dell’anticristo (…) e gli uomini si pervertiranno sempre di più. Chi vuol capire, capisce: e non c’è bisogno di aggiungere altro.
Ora, questa è la prima ragione per cui la lotta che sta per accendersi, pro e contro la vera Chiesa, pro e contro la vera fede cattolica, sarà una lotta durissima, senza quartiere, senza possibilità di accomodamenti o compromessi: una lotta totale, in cui una delle due parti dovrà soccombere, dovrà rimanere schiacciata, dovrà scomparire, affinché l’altra possa affermarsi definitivamente al suo posto. Si tratta di vedere se la Chiesa saprà ritrovare se stessa, se i fedeli torneranno a mostrare l’abnegazione, la capacità di sacrificio e la fede incondizionata dei Santi e dei Martiri di un tempo, grazie ai quali il Deposito della fede si è trasmesso intatto per due millenni; oppure se il falso clero e i falsi cattolici, in realtà dei modernisti che non si prendono nemmeno più la briga di camuffarsi in qualche modo, cioè degli eretici che si vantano apertamente d’essere tali, riusciranno a impadronirsi in maniera irreversibile della navicella di san Pietro, per condurla verso gli scogli sui quali si autodistruggerà, secondo i piani dell’élite globale massonica e secondo il disegno antichissimo del Principe di questo mondo.
La seconda ragione è ancora più essenziale e, in un certo senso, ancora più universale, perché coinvolge tutti gli uomini di buona volontà, compresi i non cattolici, purché non siano degli anticattolici, cioè non condividano il piano scellerato della élite globale satanista e luciferina. È una ragione di sopravvivenza morale e materiale dell’intera umanità. Dopo il crollo delle varie ideologie e dopo la crisi in cui sono entrate le religioni, si può dire che il cristianesimo, quello vero, custodisce l’ultimo pozzo d’acqua fresca nel deserto infuocato ed afoso della tarda modernità; l’unico le cui acque non siano state inquinate e avvelenate. Non è necessario essere cattolici per rendersene conto: basta essere uomini di buona volontà. La sola Parola di salvezza, chiara e incondizionata, è quella di Gesù Cristo; tutte le altre sono solo parole umane. Solamente nel cristianesimo ci sono la fede, la speranza e la carità; solamente nel cristianesimo ci sono la vera mansuetudine e il perdono delle offese; solamente nel cristianesimo c’è la vera dignità dell’uomo, innalzandolo a creatura fatta a immagine di Dio e non degradandolo e rinchiudendo in una prospettiva meramente biologica; solamente nel cristianesimo c’è la possibilità della vera Redenzione, di un superamento del Male per mezzo di Dio che si fa piccolo e umile e prende sulle spalle la propria croce, mostrando agli uomini, con le sue piaghe sanguinanti, la via da seguire; solamente nel cristianesimo, anzi, nel cattolicesimo, c’è la vera libertà dell’uomo, spinta fino al punto di poter dire di no all’Amore divino; solamente nel cristianesimo c’è la totale fratellanza umana, fondata sulla comune figliolanza con Dio; solamente nel cristianesimo c’è Dio che ama così tanto gli uomini, da farsi uomo anche Lui e da accettare la Passione e la Morte per mano loro, sempre pietoso con essi, fino all’ultimo (Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno, dice mentre lo inchiodano alla croce); solamente nel cristianesimo l’uomo è chiamato a collaborare con Dio alla edificazione di una terra nuova e di cieli nuovi. E solamente nel cristianesimo ci sono la santità della famiglia, la nobiltà del lavoro, l’autentico rispetto per la donna nella sua specifica natura femminile, la gelosa custodia della purezza infantile, la tensione verso l’alto, l’amore per l’uomo non come attualmente è, con i suoi vizi e i suoi peccati, ma come potrebbe e dovrebbe essere, se vorrà collaborare alla propria salvezza. E solamente nel cristianesimo l’uomo può arrivare a perdonarsi, senza inorgoglirsi e senza disprezzarsi. Chiunque abbia provato a interessarsi seriamente alle altre religioni e filosofie, sarà arrivato alla conclusione che in nessun’altra vi è quel respiro d’infinito, quel particolare accento di verità, quel sano realismo che non degenera mai in fatalismo, né in compiacimento dell’esistente, ma che in ciascuna delle altre vi è almeno una nota stonata, e in nessun’altra quell’armonia complessiva, quella mirabile fusione di elementi diversi, ma necessari, da cui scaturisce un ordine che è realmente a misura d’uomo, e che non equivale a una assurda auto-deificazione, né ad una devastante auto-umiliazione. Solo il cristianesimo conosce veramente il cuore dell’uomo, perché solo Cristo è Dio che si fa uomo.
Ora, se il cristianesimo è il solo pozzo d’acqua fresca rimasto nello squallore di una terra ridotta a deserto, è evidente che riuscire ad attingere quell’acqua è una questione di vita o di morte, per tutti, non solo per coloro che sono attualmente cristiani. Quante volte i nemici di Cristo son diventati i suoi intrepidi seguaci, conquistati dall’eroismo dei Martiri! San Paolo non custodiva forse i mantelli di coloro che stavano lapidando santo Stefano? E l’assassino di san Pietro Martire, non è forse diventato un frate dalla santa vita, sconvolto dal perdono della sua vittima? Ma perché questo accada, perché quell’unico pozzo possa dar la vita a un’umanità che muore di sete, è indispensabile fermare l’opera nefasta del falso clero e dei falsi cattolici i quali, incessantemente, adulterano quell’acqua benedetta, la intorbidano, la sporcano. Quel che non hanno potuto fare i nemici, ora lo fanno loro. Sciagurati! Sono diventati loro i nemici. Ma Cristo, il Buon Pastore, non lo permetterà…
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