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26 Luglio 2013Il respiro della Terra, per Rudolf Steiner, è l’inspirare e l’espirare della sua stessa anima

Affermava Rudolf Steiner nella sua sesta e ultima conferenza tenuta a Cristiania, in Norvegia, il 21 maggio 1923, a conclusione di un ciclo iniziato il 16 dello stesso mese (nel libro di R. Steiner tradotto in italiano da Maria Mazza con il titolo «Il destino dell’uomo», Roma, Basaia Editore, 1986, pp. 97-100):
«Non solo l’uomo respira; anche la Terra respira, sebbene in altro modo. Come l’uomo ha un’anima, ha un’anima anche la Terra, ed è la sua propria anima che la Terra nel corso dell’anno inspira ed espira. Quando d’inverno viene il Natale, è il momento n cui la Terra ha maggiormente inspirato, e la sua anima è tutta in lei.
Essa racchiude allora in sé il massimo di vita animica, perciò in quel momento diviene visibile in lei lo spirituale-animico.
Tutti gli Esseri spirituali escono allora fuori dal’elemento terrestre e vivono con gli alberi ricoperti di neve, vivono alla superficie del suolo, dove l’acqua si congela. Appunto quando la Terra si copre di questa coltre fredda, gli Esseri spirituali si destano. Il naturalista si limita a dire: "Il contadino getta nella Terra ol seme, qui esso giace per tutto l’inverno e a primavera germoglia.". Ma questo non accadrebbe se gli Spiriti elementari non portassero la forza spirituale della seminagione durante l’inverno. Le Entità spirituali, gli Spirititi della Natura, vegliano più che mai quando la Terra ha inspirato tutta la sua anima, nel periodo invernale, natalizio. E la nascita di Gesù venne compresa meglio per il fatto di aver avuto luogo nel periodo natalizio, quando la Terra aveva in sé tutta la sua anima.
Ma al tempo del mistero del Golgota pochi avevano ancora una comprensione per l’animico-spirituale che è nella Terra durante l’inverno. A quell’epoca si sapeva che al culmine dell’estate, a San Giovanni, alla fine di giugno, si verifica l condizione opposta. La Terra ha allora espirato al massimo., ha riversato la sua anima nel Coso extraterrestre. Da natale fino a San Giovanni si vede l’anima della Terra espandersi sempre più negli spazi cosmici. L’anima della Terra muove verso le selle, vuol conoscere la loro vita e, nel periodo di San Giovanni, attraverso la luce del Sole estivo, essa è massimamente congiunta coi moti stellari.»
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