
Requiem per un vecchio parroco
29 Ottobre 2012
Troppo facile rivalersi sull’altro per non dover fare i conti con la propria Ombra
1 Novembre 2012Così Robert King Merton illustra la sua teoria della teoria che si auto adempie (da: R. K. Merton, «Teoria e struttura sociale», traduzione dall’inglese di A.Oppo. Bologna, Il Mulino, 1971, cit. in A. Bianchi- P. Di Giovanni, «La dimensione sociologica», Torino, Paravia-Pearson, 2012, pp. 413-14):
«In una serie di lavori raramente consultati fuori del mondo accademico, W. I. Thomas, il decano dei sociologi americani, ha esposto un teorema fondamentale per le scienze sociali: "Se gli uomini DEFINISCONO certe situazioni, esse SONO reali nelle loro conseguenze". Se il teorema di Thomas e le sue implicazioni fossero più ampiamente conosciute, ci sarebbero tanti più uomini che capirebbero meglio il funzionamento della nostra società. […] La prima parte del teorema è un’ennesima autorevole puntualizzazione del fatto che gli uomini non rispondono solo agli elemento oggettivi di una situazione, ma anche, ed a volte in primo luogo, al significato che questa situazione ha per loro. E una volta che essi hanno attribuito un qualunque significato ad una situazione, questo significato è la causa determinante del loro comportamento e di alcune conseguenze di esso. Ma tutto ciò è ancora piuttosto astratto e le astrazioni hanno la tendenza a diventare incomprensibili se non sono collegate a dati concreti. Cerchiamo quindi un caso concreto.
È l’anno 1932. La "Last National Bank" è un istituto fiorente; una gran parte delle sue risorse è in liquido e il presidente, Cartwright Millingville ha ben ragione di essere orgoglioso del suo istituto bancario. Fino al "Mercoledì nero". Quel giorno, appena entrato in banca, egli osserva che il ritmo di lavoro insolitamente vivace. Ciò è un po’ strano dal momento che gli operai dell’acciaieria AMOK e della fabbrica di materassi KOMA sono pagati solo il sabato. Eppure vi sono almeno due dozzine di uomini, evidentemente delle fabbriche, che fanno la fila davanti agli sportelli dei cassieri. Dirigendosi verso il suo ufficio, il presidente mormora fra sé con una certa commiserazione: "Speriamo che non siano stati licenziati a metà settimana, dovrebbero essere al lavoro a quest’ora. Ma riflessioni di questo genere non hanno mai fatto la prosperità di una banca e Millingville si rivolge subito alla pila di documenti che giace sul suo scrittoio. Ha posto la sua firma sicura in meno di una ventina di fogli, quando è disturbato dall’assenza di qualcosa di familiare e dall’intrusione di qualcosa di estraneo. Il mormorio basso e discreto dell’usuale lavoro di banca è stato sostituito dallo stridio insolito di molte voci. È l’inizio di quel che finirà come il "Mercoledì nero", l’ultimo mercoledì della "Last National Bank".
Cartwright Millingville non ha mai sentito parlare del teorema di Thomas ma non ha difficoltà a riconoscerne l’azione. Egli sa che, nonostante la situazione di relativa liquidità della banca, una voce di insolvenza che fosse accolta da un certo numero di clienti si risolverebbe effettivamente in un0insolvenza della banca. E alla fine del "Mercoledì nero" — e dell’ancor più nero giovedì — quando le lunghe file di clienti, ciascuno freneticamente preoccupato di salvare il suo, diventano file ancora più lunghe di clienti ancora più ansiosi, risulta che egli ha ragione. La salda struttura della banca dipendeva da una serie di definizioni della situazione: la fiducia nella validità del sistema di promesse economiche reciproche in cui gli uomini vivono. Una volta che i clienti avevano definito la situazione in altro modo, una volta messa in dubbio la possibilità che queste promesse fossero adempiute, le conseguenze di questa definizione irreale furono anche troppo reali. Questo è un esempio classico e non c’è bisogno del teorema di Thomas per capire come avvenne. […] Ma con l’aiuto del teorema, la disgraziata storia della "Last National Bank" può forse essere trasformata in una parabola sociologica che può aiutarci a capire non solo quel che avvenne a centinaia di banche negli anni trenta, ma anche quel che avviene nei rapporti fra negri e bianchi, fra protestanti, cattolici ed ebrei in questi tempi. La parabola ci indica che le definizioni pubbliche di una situazione (previsioni e profezie) diventano una parte integrante di una situazione e in questo senso influiscono sugli sviluppi successivi. Questo è un fenomeno esclusivamente umano, che non si trova nel mondo della natura che rimane estraneo all’attività dell’uomo. Le previsioni del ritorno della cometa di Halley non influenzarono la sua orbita ma la diceria dell’insolvenza della banca di Cartwright Millingville influì sull’effettivo fallimento. La profezia del fallimento condusse al compimento della profezia stessa. Il modello della profezia che si auto adempie è così comune che ciascuno di noi può avwere il suo esempio preferito. Si consideri il caso della neurosi degli esami. Convinto di essere destinato a fallire, lo studente ansioso dedica più tempo a preoccuparsi che a studiare, col risultato che l’esame sarà appunto un insuccesso, l’ansietà iniziale ingiustificata si trasforma in un timore del tutto pertinente. Oppure può accadere che si creda inevitabile la guerra fra due nazioni. Effettivamente convinti di questo, i rappresentanti delle due nazioni diventano progressivamente più ostili l’uno verso l’altro e oppongono ad ogni mossa "offensiva" dell’altro una propria mossa "difensiva". Le riserve di armamenti, di materie prime e le dimensioni delle forze armate aumentano sempre più e accade che l’anticipazione dell’0eventualità di una guerra contribuisca a far sì che questa guerra si faccia realmente.
La profezia che si auto adempie è all’inizio, una definizione FALSA della situazione che determina un nuovo comportamento che rende VERA quella che originariamente era una concezione falsa. La speciosa validità della profezia che si auto adempie produce ripetutamente e continuamente situazioni erronee. Così il profeta citerà il reale corso degli eventi come prova che egli aveva ragione fin dal principio. (Pure, noi sappiamo che la "Last Naonal Bank" era solvibile e che sarebbe durata per moltissimi anni se una diceria inesatta non AVESSE CREATO proprio le condizioni che avrebbero realizzatola profezia). Queste sono le contraddizioni della logica sociale.»
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