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Hitler sferrò l’Operazione Babarossa prendendo in contropiede l’attacco di Stalin

L’asso della Luftwaffe, l’aviazione germanica, Hans Ulrich Rudel, protagonista col suo leggendario "Stuka" di oltre 2.500 missioni sul fronte orientale e autore della distruzione di più di 500 cari armati russi -, ossia l’equivalente di due divisioni corazzate – così descrive i primi giorni di guerra contro l’Unione Sovietica (da: H. U. Rudel, «Il pilota di ferro»; traduzione dal tedesco di Corrado Ricci, Milano, Longanesi & C., 1965, p. 22):

«Fin dai primi voli [dopo le quattro del mattino del 22 giugno 1941, inizio dell’Operazione Barbarossa] notiamo innumerevoli opere di fortificazione lungo la frontiera; spesso queste posizioni sono profonde centinaia di chilometri nell’interno della Russia; talvolta i lavori sono ancora in corso. Sorvoliamo aeroporti quasi approntati; su alcuni di essi i russi stanno terminando le piste di cemento; su altri già si vedono velivoli in attesa… non sappiamo bene di che cosa. Così, presso la strada di Witebsk, un vasto campo appare gremito di bombardieri "Martin"; ma tutti questi apparecchi sono fermi: i russi mancano di benzina o di personale. Vedendo sfilare sotto di noi a perdita d’occhio trinceramenti, strade militari ed aeroporti, non possiamo impedirci di pensare che è stata una gran fortuna l’aver preso l’iniziativa delle operazioni. È evidente come i russi abbiano organizzato le zone di frontiera quali basi per una offensiva contro l’Europa, cioè contro la Germania, che è oramai rimasta l’unica nazione forte da combattere in Europa occidentale; se il nostro Comando Supremo avesse lasciato loro il tempo di terminare quei preparativi, sarebbe stato senza dubbio molto difficile, e forse impossibile, fermare il famoso "rullo compressore".»

Fonte dell'immagine in evidenza: Wikipedia - Pubblico dominio

Francesco Lamendola
Francesco Lamendola
Nato a Udine nel 1956, laureato in Materie Letterarie e in Filosofia all'Università di Padova, ha insegnato dapprima nella scuola elementare e poi, per più di trent'anni, nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato una decina di libri, fra i quali L'unità dell'essere e Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C, e ha collaborato con numerose riviste cartacee e informatiche. In rete sono disponibili più di 6.000 suoi articoli, soprattutto di filosofia. Attualmente collabora con scritti e con video al sito Unione Apostolica Fides et Ratio, in continuità ideale e materiale con il magistero di mons. Antonio Livi.
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