Vero e falso ecumenismo
18 Maggio 2021Lutero infine ha vinto, grazie a Wojtyla e Ratzinger
19 Maggio 2021Ma in fondo, di che meravigliarsi? È da un pezzo che il falso clero modernista ha imboccato la strada dell’eresia e dell’apostasia, e la situazione creata dalla cosiddetta emergenza sanitaria non ha fatto altro che mettere in evidenza la perdita della fede e il totale allineamento della chiesa modernista alle direttive dei poteri diabolici che hanno gettato la maschera e imposto l’agenda spietata del Nuovo Ordine Mondiale a gran parte degli Stati e della popolazione mondiale. Fin dal marzo 2020, quando il governo Conte Bis decise di procedere col lockdown e cancellò con un tratto di penna tutti i diritti e le libertà garantiti dalla Costituzione, scavalcando il Parlamento e decidendo volta a volta le misure restrittive a colpi di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, è apparso chiaro che il clero non aveva alcuna intenzione di opporsi o distinguersi, sia pure in qualche sfumatura e sia pur limitandosi all’ambito strettamente confessionale, in nome della libertà religiosa garantita dal Concordato fra Stato e Chiesa, che prevede consultazioni reciproche in caso di restrizione all’esercizio del culto. Si è avuta anzi fin dal principio la netta percezione che il clero, non che opporsi o distinguersi dalle scelte del governo in materia di sanità pubblica, con le loro pesantissime ricadute sullo svolgimento delle pratiche religiose, avesse la volontà di scavalcare il governo in fatto di rigore pseudo sanitario, anticipando la decisione di chiudere le chiese, sospendere la santa Messa, applicare con eccezionale rigore tutte le norme sul distanziamento, l’uso della mascherina e la cosiddetta igienizzazione, al punto di far svuotare tutte le pile dell’acqua benedetta per porre al suo posto l’occorrente per disinfettarsi le mani. E quando vi è stato il pensoso, raccapricciante episodio dell’irruzione dei carabinieri in una chiesa di Soncino (Cremona), i quali hanno interrotto lo svolgimento della santa Messa per un funerale e intimato al sacerdote di sciogliere l’assemblea, una dozzina di persone ben distanziate e dotate di mascherina in un locale di 350 metri quadrati, ove non c’era neppur l’ombra di un assembramento, con tanto di multa irrogata al parroco don Lino Viola, il vescovo si è affrettato, con una nota peggio che pilatesca, a scaricare il sacerdote, rimproverandolo per non aver osservato le norme di emergenza. Bisogna poi parlare dell’orribile iniziativa di molte diocesi di mettere i luoghi di culto a disposizione delle autorità sanitarie per le vaccinazioni, sostituendo la nozione del divino Redentore con la pratica di una salvezza tutta umana, da perseguire facendosi iniettare nelle vene un diabolico intruglio che potrà essere qualsiasi cosa, ma non un vaccino, e che per certo è fabbricato utilizzando anche materiale cellulare proveniente da feti abortiti? E come non notare che questo clero indegno e codardo ha accettato la cancellazione della santa Messa pasquale del 2020, come si fosse trattato di un duro ma necessario sacrificio da compiere per il bene comune e non di un perfido inganno dei nemici di Cristo e dell’uomo per asservire, demoralizzare e umiliare la popolazione, specie quanti hanno conservato la fede religiosa? Come non prendere atto che tale clero ha profittato delle circostanze speciali per sopprimere interamente la distribuzione dell’Ostia in bocca, prescrivendo ai fedeli di riceverla solo sulla mano, pur sapendo che a molti di essi ripugna, e giustamente, tale pratica, visto che ciò comporta inevitabilmente la dispersione sacrilega dei frammenti del Corpo di Cristo? E che molti preti hanno spinto il loro zelo malriposto a redarguire e perfino scacciare dalla sacra assemblea quei fedeli che non avevano la mascherina o la tenevano abbassata, e in alcuni casi perfino a richiedere l’intervento delle forze dell’ordine, come si fossero trovati in presenza di pericolosissimi terroristi? E che alcuni preti indegni si sono rifiutati di amministrare il sacramento dell’estrema unzione ai moribondi che lo avevano richiesto, adducendo il rischio di rimanere contagiati a loro volta? E che lo stesso Bergoglio si è fatto propagatore dell’imperativo morale di farsi vaccinare, entrando a gamba tesa in un ambito delicatissimo che non attiene in alcun modo alla sfera del magistero ecclesiastico? Come non notare, infine, lo stridente contrasto con la linea che la Chiesa cattolica ha sempre tenuto in presenza di epidemie e pestilenze, anche le più mortifere, cioè il moltiplicarsi delle cerimonie religiose, delle processioni, delle preghiere pubbliche, confidando nell’aiuto di Dio più che nelle terapie messe a punto dagli uomini? Lo spettacolo della benedizione pasquale in una piazza San Pietro buia, vuota e spettrale, da parte di un papa che non ha saputo dire una parola di conforto spirituale, ma si è vilmente appiattito sull’agenda massonica dei Padroni Universali, è stata l’immagine visibile e teatrale, peraltro certamente studiata e voluta, di una chiesa che non è più fedele alla volontà di Gesù Cristo, ma si è sottomessa al principe di questo mondo.
Fonte dell'immagine in evidenza: RAI