
Carità e misericordia dei teologi progressisti
21 Gennaio 2021
Siamo caduti così in basso per aver tradito la verità
24 Gennaio 2021Il Nuovo Ordine Mondiale ormai non è un progetto, più o meno vago, più o meno lontano: è qui, è una realtà, si sta attuando sotto i nostri occhi e sulla nostra pelle, e noi ne siamo il materiale da costruzione, le cavie e i beneficiari (o i dannati, secondo i punti di vista). Ora, la domanda è: siamo pronti a trarre tutte le conseguenze dallo stato di cose che si è attuato e che seguiterà ad attuarsi, a ritmo sempre più incalzante, nei prossimi mesi e anni, non solo sul piano materiale: politico, economico e sanitario, ma anche e soprattutto su quello spirituale: intellettuale, psicologico e morale.
Sul piano materiale:
a) politico. La democrazia è giunta a un capolinea: se non è la sua fine, le assomiglia molto. Le immagini di Joe Biden che s’insedia alla Casa Bianca dietro siepi di filo spinato e cordoni di soldati in tenuta da combattimento, con migliaia e migliaia di bandierine sventolanti che, viste da vicino, sono solamente oggetti inanimati infissi nel terreno, senza la presenza di un solo essere umano, di un solo cittadino in carne ed ossa, sono quanto mai significative. Del resto, nella più antica e celebrata democrazia del mondo si è consumata una frode elettorale di proporzioni colossali: la volontà del popolo sovrano è stata bellamente presa in giro, e il presidente più votato nella storia di quel Paese è stato costretto ad andarsene, sconfitto dall’algoritmo di un sistema di conteggio elettorale truccato in partenza. Sconfitta annunciata: i principali esponenti del Partito Democratico avevano già affermato che, comunque e in ogni caso, il nuovo presidente americano sarebbe stato Biden. E in Europa? Nel corso degli ultimi dieci anni, quanti governi eletti dal popolo ci sono stati, e quanti nominati dall’alto, o scelti in base a elezioni altrettanto sospette di quelle americane? In Francia, si può seriamene affermare che Macron è espressione della libera volontà di quel popolo? E in Italia, si può dire onestamente che il governo Conte Bis ha qualcosa che fare con il voto degli italiani nel 2018? Risalendo indietro, bisogna arrivare al 2008 per trovare l’ultimo governo eletto in base al voto popolare, il Berlusconi 4. Poi, nel 2011, il colpo di Stato dell’Unione Europea, per mezzo dello spread, e l’insediamento di Monti, l’uomo di Goldman Sachs, designato formalmente da Napolitano. In seguito, altri tre governi non eletti, ma scelti dal presidente: Letta, Renzi e Gentiloni. Come ci vuol poco a creare un governo "democratico" senza che ci sia stato alcun mandato popolare, e tuttavia nel rispetto delle forme. Anche il Conte Bis è stato creato nel rispetto delle forme, ma in spregio alla volontà popolare: quando mai il PD, che ne è il principale sostegno, ha vinto le elezioni politiche? Eppure è lì che governa, e insedia i suoi uomini in tutte le amministrazioni locali, Bibbiano e dintorni compresa, entrando con estrema invadenza nella vita privata delle persone; che ispira i palinsesti della Rai, che vara leggi contro la famiglia, che spalanca i confini ai clandestini, che mette agli arresti domiciliari sessanta milioni d’italiani e decide la distruzione dell’economia, ordinando la chiusura a milioni di persone che lavorano, senza però alleggerirle di un euro sulle tasse immobiliari o per lo smaltimento dei rifiuti.
b) economico. Assisteremo, anzi stiamo già assistendo, alla scomparsa del lavoro, voluta e attuata dal governo, con il preteso dell’emergenza sanitaria. Assisteremo anche alla scomparsa del denaro contante: verremo praticamente obbligati a servirci unicamente delle carte di credito. Sparirà il risparmio, così come l’avevamo sempre concepito: non potremo più attingere al nostro denaro, non potremo più fare acquisti non consentiti dalle carte di credito, e naturalmente dagli istituti bancari che le rilasceranno. Per sopravvivere avremo diritto al reddito universale, che ci verrà elargito, insieme al passaporto sanitario, se e nella misura in cui il nostro comportamento sociale sarà considerato accettabile, vale a dire conforme agli standard governativi. Se non lo sarà, ci verranno bloccati o ritirati sia l’uno che l’altro. In pratica, sarà la fine di ogni voce di dissenso, tanto pubblica che privata.
c) sanitario. Le vicende di questi ultimi mesi, con la proclamazione della pandemia e della conseguente emergenza sanitaria, non hanno fatto altro che accelerare dei processi di concentrazione del potere medico e di ospedalizzazione della salute dei cittadini che erano già in atto da anni. Già da anni era in atto la politica di moltiplicare le vaccinazioni obbligatorie e di intensificare la campagna per quelle volontarie. Da anni i medici che esprimono opinioni divergenti, non necessariamente contrarie ai vaccini in linea di principio, ma anche solo di tipo prudenziale, sono perseguitati dal loro ordine e rischiano l’espulsione. Da anni esiste una disparità di trattamento giuridico ed economico fra chi decide di provvedere alla propria salute ricorrendo alla medicina naturale e chi si affida alla sanità pubblica, le cui commistioni con interessi riconducibili alla multinazionali farmaceutiche sono purtroppo evidenti. Da anni i medici che curano i loro pazienti secondo scienza e coscienza, ma non sempre secondo i nuovi protocolli decisi dall’alto, spesso in maniera cervellotica, corrono dei seri rischi sul piano professionale e penale. Vige ormai una politica mirante a porre il maggior numero possibile di cittadini, e in prospettiva, se possibile, tutti, sotto le attenzioni premurose della sanità pubblica, presentando come un incosciente e un incivile chi non vuol far vaccinare i propri bambini, e aizzandogli contro l’opinione pubblica. E da anni si assiste alla nomina di ministri della salute, di responsabili d’istituzioni sanitarie e perfino di segretari dell’OMS in base a criteri che poco hanno a che fare con la competenza e la professionalità medica, e molto invece con gl’interessi di Big Pharma. Sul piano spirituale:
d) intellettuale. Stiamo assistendo a una vera e propria crociata contro l’intelligenza, contro la razionalità, contro l’evidenza, contro il buon senso. È bastato che i mass-media intonassero la lugubre litania quotidiana dei contagi e dei decessi, e che i politici e gli amministratori pubblici predicassero ossessivamente la necessità di accettare sacrifici estremi pur di salvarsi la vita, perché la grande maggioranza della gente credesse alla narrazione fantastica, disonesta, intenzionalmente artefatta di quel che stava accadendo. Sarebbe stato sufficiente andare a guardarsi le statistiche ufficiali delle morti mensili e annuali, ora confermate dai dati complessivi Istat dello scorso 2020, e chiunque avrebbe potuto rendersi contro che non era in atto alcuna pandemia, che non era necessaria alcuna emergenza sanitaria, e che le politiche di chiusure e restrizioni decise dai governi, nonché le progettate vaccinazioni di massa, non c’entravano nulla con un pericolo effettivo cui sarebbe stata soggetta la totalità della popolazione, ma nascondevano evidentemente altri scopi e altri fini. Così pure si assiste al prolungarsi nel tempo di un ricorso sistematico a misure di prevenzione che palesemente sono inadeguate, ridicole, grottesche, come la misurazione della temperatura corporea all’ingresso negli uffici e nei supermercati, l’uso della mascherina anche negli spazi aperti, la continua igienizzazione delle mani, il distanziamento sociale, il divieto di circolare al di fuori del proprio comune o della propria regione, con la maggioranza delle persone che non solo prende alla lettera tutte queste disposizioni, ma ne intensifica il ricorso e le moltiplica in maniera paranoica, come quelli che indossano addirittura due mascherine contemporaneamente, una sopra l’altra, o che non si mettono al volante della propria automobile pur viaggiando da soli, senza essersi tirati su la mascherina fino quasi alla radice del naso. E che dire di quelli che, dopo essersi sottoposti a un’ora di massaggio alla schiena per motivi di salute, rifiutano poi di stringere la mano al massaggiatore al momento del commiato, magari sotto le vacanze di Natale; o di quanti, insegnanti per esempio, esigono — non si sa con quale autorità e legittimità – che i loro studenti, che seguono da casa per mezzo del computer, indossino la mascherina anche nella propria camera, da soli, mentre fanno le lezioni? Che dire dei banchi a rotelle, ordinati a migliaia dal ministro dell’istruzione per aiutare gli studenti a mantenere la distanza reciproca, mentre nulla veniva fatto per potenziare il servizio dei trasporti pubblici, in modo da diminuire l’affollamento sui pullmini scolastici e sulla corriere o gli autobus di linea? Ormai non c’è cosa strana, assurda e inutile, che la maggior parte della gente non farebbe, se le pubbliche autorità dicessero che è necessaria per proteggersi dal Covid-19. Nessuna eccezione alla regola, purtroppo, si è vista da parte del clero (ex) cattolico, il quale nel complesso ha brillato solo per la maniera indecente con cui si è sdraiato su tutte le disposizioni governative, perfino precedendole e aggravandole per l’ambito che è, o che dovrebbe essere, di sua competenza, ossia quello religioso.
e) psicologico. Già da anni i meccanismi tipici della tarda modernità spingono le persone verso una dimensione psicologica anaffettiva, sociopatica, schizofrenica, ossia ad una crescente chiusura narcisistica dell’ego e ad una crescente strumentalizzazione dell’altro ai propri fini; basti pensare, per fare solo un esempio, a orribili programmi televisivi come Amici o Il grande fratello, nei quali si esalta quanto di peggio esiste nell’animo umano e lo si trasforma in qualcosa che è necessario per potersi affermare, e dunque qualcosa che merita ammirazione e che suscita, semmai, invidia da parte del pubblico, e non – come dovrebbe – disgusto e repulsione. Ora questa tendenza è arrivata al limite estremo, con la predicazione sistematica dell’isolamento, della diffidenza, del sospetto nei confronti dell’altro, spingendo tutti a vedere nel vicino, nel collega, nell’amico e perfino nel congiunto, un possibile untore che va tenuto a distanza per il suo e il nostro bene. Gli effetti perversi delle politiche d’isolamento e di chiusura sono ormai visibili nell’intera popolazione, ma sono particolarmente gravi e durevoli fra bambini e adolescenti, già predisposti a isolarsi dai coetanei per comunicare preferibilmente via telefonino, o a passare tutto il loro tempo libero infervorandosi e immedesimandosi nei giochi elettronici e alienandosi sempre più dalla realtà e da una affettività normale, fatta di relazioni dirette e personali con l’altro.
f) morale. La pretestuosa e terroristica emergenza sanitaria sta avendo l’effetto di accentuare ulteriormente l’egoismo istintivo delle persone e per così dire istituzionalizzarlo, fornendogli un perfetto alibi ideologico. Ora che si è fatto credere alle persone che è in gioco la loro nuda vita, ogni crudeltà diviene lecita e perfino indispensabile, come quella di abbandonare alla solitudine i morenti o di procedere alla cremazione dei cadaveri senza neanche chiedere l’autorizzazione dei familiari. E mentre, come in tutti questi anni e questo decenni, si continua a praticare negli ospedali l’aborto volontario, e si utilizzano le cellule dei feti per fabbricare vaccini, in nome della difesa della vita si chiede e si ordina alla gente di attenersi a norme sproporzionate a fronte del reale pericolo, e si giustifica sia la distruzione economica del ceto medio sia l’aggressione alla socialità e all’affettività, spinta fino a livelli paranoici, come quando si proibisce alle famiglie di visitare i parenti o d’invitarli per la cena di Natale, o si consiglia ai cittadini di evitare il prossimo fino a cambiare marciapiede quando, camminando per la via, s’incrocia un altro passante. Così, mentre le autorità autorizzano e approvano la soppressione di sei milioni di nascituri nella sola Italia dal 1978 ad oggi, quelle stesse autorità cercano di far sentire in colpa le persone per il fatto di voler mangiare una pizza con gli amici o di voler abbracciare la propria madre, insinuando che il numero dei morti continua a salire (il che non è vero) per l’incoscienza e l’irresponsabilità di simili comportamenti. In tal modo si abitua la gente a introiettare la più sfacciata ipocrisia, senza provarne alcun rimorso. E si accentua la dissociazione fra l’io e il tu, fra il singolo e gli altri, attenuando ulteriormente il senso morale e stravolgendo indecentemente il senso di responsabilità. Il tutto mentre la televisione, lo avrete notato, proprio in questi mesi ha moltiplicato gli spot pubblicitari di genere filantropico e umanitario, specie quelli di Save the Children e di Telethon, sbattendoci continuamente davanti agli occhi immagini di bambini africani denutriti e sofferenti, o di bambini costretti in carrozzina da gravi patologie degenerative, il che aumenta a livello inconscio i nostri sensi di colpa. Evidentemente Bill Gates e altri multimiliardari come Bezos, Soroso e Zuckerberg stanno intensificando la loro campagna per usare i mass-media contro di noi, frastornandoci, intristendoci, terrorizzandoci, mentre riducono al silenzio chi non rispetta le regole del Politicamente Corretto. Regole stabilite da loro, proprietari dei media stessi, o così ricchi da poter acquistare qualunque spazio pubblicitario; stabilite a loro insindacabile giudizio, benché in effetti stiano svolgendo con essi un servizio che è di tipo pubblico.
A questo punto la domanda è questa: siamo pronti a vivere in un mondo cosiffatto? Domanda che sembra spingerci verso la scelta, in ogni caso disumana e perdente, se adattarsi, e divenire complici di un sistema sociale sempre più immorale, o rifiutare di sottomettersi, e predisporsi alla morte sociale e alla persecuzione giudiziaria, oltre che all’ostracismo da parte dei propri stessi vicini, colleghi, amici e persino familiari. Siamo pronti per questo? In effetti l’alternativa è un po’ diversa, e si può formulare così: o si accetta tutto, e si perde la propria anima; o si resta fedeli a se stessi e a Dio e allora sarà lui a dirci ciò che dovremo dire e fare: Ecco, sono con voi sino alla fine del mondo.
Fonte dell'immagine in evidenza: Foto di Christian Lue su Unsplash