L’ONU decise 20 anni fa: l’Italia sarà degli africani
24 Novembre 2020Alla vigilia della prova: occorre vegliare e pregare
26 Novembre 2020C’è aria viziata, aria di chiuso nella stragrande maggioranza delle discussioni che si sentono fare, specialmente sui mass-media ufficiali, a proposito del Coronaviurus, dell’emergenza sanitaria, delle misure da prendere o da evitare per tutelare la vita e la salute dei cittadini e, al tempo stesso, difendere l’economia, o almeno per non danneggiarla tropo, per non deprimerla definitivamente. C’è aria viziata anche nei cervelli di molta, troppa gente: sia che ciò sia dovuto a una totale incomprensione di quanto sta accadendo, sia che tragga origine da ragioni ancor meno nobili della pura e semplice stupidità, ossia dalla piena e cosciente malafede di chi sfrutta comunque un’occasione per ritagliarsi il suo miserabile pezzettino di torta, poche briciole in verità, comunque meglio che niente, specie per chi in fondo sa di essere una nullità, uno zero assoluto, come quasi tutti i giornalisti che firmano i loro illeggibili e vergognosi pezzi quotidiani sui maggiori organi della stampa italiana. Roba che avrebbe fatto invidia ai giornalisti della DDR o dell’Unione Sovietica, ai tempi d’oro del comunismo, per lo smaccato servilismo nei confronti del potere e per il carognesco, maramaldesco accanimento con cui si gettano su qualunque malcapitato osi aprire il sia pur minio spiraglio di contro-informazione e autentico ragionamento nelle menti degli sprovveduti che ancora non hanno capito nulla. Valga per tutti la reazione idrofoba che è scattata contro padre Livio Fanzaga, il direttore di Radio Maria (non un estremista di destra, dunque; non un pericoloso sovranista o un semi-delinquenziale populista e cripto-fascista), allorché ha osato dire ciò che qualsiasi vero cattolico ha ben capito e non può che condividere: che dietro lo sfruttamento dell’emergenza sanitaria vi è un disegno diabolico per strappare definitivamente, insieme alla libertà, l’anima cristiana dei popoli occidentali. Il Fatto Quotidiano, per bocca del suo direttore Marco Travaglio, e L’Avvenire, il quotidiano dei vescovi italiani, per bocca del direttore Marco Tarquinio, si sono segnalati per zelo nel ridicolizzare, redarguire, sbeffeggiare il sacerdote, reo di aver espresso opinioni così poco lusinghiere nei confronti di quei Padroni Universali, come li chiamava Giulietto Chiesa, ai quali, guarda caso, sono legati a filo doppio i giornali e le televisioni che si sono eretti a campioni e custodi inflessibili del Pensiero Unico imperante, debitamente politically correct, progressista, mondialista, migrazionista, abortista, omosessualista, e così via (tant’è che Travaglio recentemente è stato il destinatario d’un gentile invito al Club Bilderberg).
E allora usciamo dall’aria viziata e proviamo a ragionare all’aria fresca, che snebbia il cervello e purifica il pensiero. Qualsiasi cosa si voglia pensare o credere circa il Covid, la pandemia, l’emergenza, il lockdown, la mascherina, le cifre sui morti e i contagiati, gli ospedali, la terapia intensiva, e soprattutto il ruolo giocato dai mass-media in questa fase storica, una cosa ci sembra certa, chiara e incontrovertibile: ciò che stiamo vivendo in questi mesi, a partire dall’inizio del 2020, non è che un aspetto, un momento, uno strumento di una strategia assai più vasta, e che parte da assai prima, e che mira assai più lontano. La strategia del Great Reset, ossia del Grande Azzeramento, con la quale l’élite dei Padroni Universali, avendo concentrato nelle proprie mani quasi tutta la ricchezza e il potere mondiali (manca solo la Russia, cristiana e sovrana; mentre gli Stati Uniti sono in bilico dopo l’esperienza della presidenza Trump) si accinge a rendere operativa una radicale ristrutturazione dell’assetto socioeconomico, culturale e mentale dell’intera umanità. L’obiettivo finale è il seguente:
– la distruzione definitiva dei ceti medi, attraverso la distruzione della libera impresa, del libero commercio, del lavoro e del risparmio;
– la cancellazione del debito, pubblico e privato, in cambio della cessione totale delle ricchezze, delle proprietà, dei beni immobili dei privati e degli Stati alle grandi banche;
– l’indottrinamento sistematico dei cittadini e il loro condizionamento alla sottomissione cieca alle autorità, sul modello del regime cinese;
– la sostituzione del salario con un reddito universale, che verrà assegnato a seconda del comportamento dei cittadini-schiavi;
– l’imposizione di regole ferree per la vita associata, l’estinzione dei diritti sindacali e costituzionali, l’instaurazione di una onnipotente dittatura sanitaria;
– la vaccinazione, se possibile volontaria e altrimenti obbligatoria, dell’intera popolazione mondiale;
– il ritiro del passaporto, della patente, la confisca dei beni e il rifiuto dell’assistenza medica per chi non accetti di farsi vaccinare;
– l’installazione di un microchip sottocutaneo che consenta di controllare a distanza, in qualsiasi momento, l’intera popolazione e ogni singolo individuo;
– l’irraggiamento di nano-particelle grazie ai microchip e a tecniche elettroniche sofisticate, fra le quali il cosiddetto 5G, in grado d’influenzare e controllare i pensieri e gli stati d’animo delle persone, inducendo euforia o depressione, e impartendo ordini subliminali, che possono includere quello di uccidere e poi di suicidarsi (come nel film, niente affatto fantascientifico, Il candidato della Manciuria).
In breve: l’annullamento di ogni libertà di commercio, d’impresa, di associazione, di espressione, d’informazione, di movimento, di proprietà, di culto religioso, di socialità, equiparando a un reato imperdonabile il solo fatto di ritrovarsi in tre o quattro in una casa privata, e applicando il controllo elettronico a distanza dei cittadini, oltre che il controllo del telefono, della posta elettronica e di ogni altra forma di comunicazione interpersonale, nonché recluta do uno speciale personale di spie e delatori nei codomini, nelle fabbriche, nei quartieri, al fine di ridurre gli esseri umani a degli schiavi decerebrati, passivi, rassegnati, simili a zombie, molti dei quali destinati alla morte mediante carestie, epidemie appositamente innescate e diffuse, guerre e vaccinazioni letali, avendo i signori dell’élite stabilito un tetto massimo di 500 milioni per la popolazione destinata a sopravvivere nel terzo millennio.
Conosciamo benissimo le obiezioni e il coro di scandalizzate reazioni negative che si levano quando si fanno simili discorsi; pazienza. I dormienti non vogliono essere destati, anzi, s’infuriano contro chi disturbare i loro sonni: preferiscono ascoltare la voce del padrone, e instupidirsi ascoltando tutto il giorno, per ore e ore, i bollettini di guerra terrorizzanti che parlano di sempre nuovi contagi, di sempre nuovi decessi, ed esortano, minacciano, blandiscono e ricattano gli ascoltatori agitando loro davanti la carota e il bastone. La carota di una possibile attenuazione delle misure restrittive, e il bastone di un loro prossimo inasprimento, ovviamente se i cittadini-schiavi non si comporteranno "bene" e seguiteranno a pretendere di condurre una vita normale. Essi giustificano tale modo di procedere affermando che la salute viene prima di tutto: il che è falso in tutti i sensi, anche dal punto di vista costituzionale; non parliamo poi dal punto di vista del credente. È falso dal punto di vista costituzionale perché l’articolo 1 della Costituzione afferma che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, non sulla tutela della salute; e quindi ogni politica che colpisca al cuore il lavoro, il diritto a lavorare a guadagnare onestamente per mantenere sé e la propria famiglia, è automaticamente illegittima e illegale, anche se chi dovrebbe far rispettare i principi costituzionali tace e acconsente allo scempio. Inoltre la Costituzione, quando viene a parlare della salute riconosce nella maniera più esplicita il diritto sacrosanto del cittadino a curarsi come meglio ritiene, lasciando a lui e a lui solo la decisione sulle terapie da intraprendere e dei farmaci da assumere in presenza di un’eventuale minaccia alla salute stessa. Valga per tutti, quale esempio di autentico rispetto della libertà dei cittadini, il caso della Svezia, un Paese che un tempo non lontano veniva continuamente presentato come un modello da imitare e da ammirare incondizionatamente, mentre ora i nostri pennivendoli di regime si sono scordati quasi del tutto di parlarne. Forse perché non sono in grado di mettere in prima pagina i numeri apocalittici dei morti da Covid-19 in uno Stato che ha deciso di lasciare che ciascun cittadino si regoli come ritiene giusto e opportuno, senza imporre restrizioni, vaccinazioni e terrorismo mediatico per far credere alla popolazione di essere in presenza di una pestilenza simile a quelle più gravi del passato.
Peraltro, chi ha un po’ di familiarità con la letterature classiche e con quella italiana, sa che né Tucidide quando parla della peste di Atene del 430 a.C., né Boccaccio quando narra la peste di Firenze del 1348, né Manzoni quando descrive la peste di Milano del 1630, riferiscono di provvedimenti governativi simili al lockdown. Infatti né gli ateniesi al tempo della Guerra del Peloponneso, né gli italiani e gli europei durante le gradi pestilenze del XIV e del XVII secolo, ritennero che fosse un crimine passibile di sanzioni il fatto di uscir di casa per recarsi a visitare ed assistere i genitori o i figli o gli amici ammalati: chi lo faceva, lo faceva a proprio rischio e pericolo, ma nessun tribunale della sanità si sognava di trattarlo come un pericolo pubblico e un potenziale delinquente (benché ci fosse effettivamente, almeno nel caso del 1630, l’ossessione dei cosiddetti untori). Eppure i cittadini morivano a migliaia e i lazzaretti e i cimiteri erano pieni: mentre ora nessuno è in grado di mostrare scene analoghe per il Covid-19. Infine, è falso che la tutela della salute venga prima di ogni altra cosa, anche considerando ciò dal punto di vista religioso. Per un cristiano, la cosa più importante è la salute dell’anima; ed essa si preserva con la preghiera, l’adorazione e la cura fraterna del prossimo: tutte cose che ora vengono fortemente ostacolate e che per mesi sono state di fatto proibite e messe al bando, nel silenzio assordante della chiesa stessa, o meglio dei signori che ne hanno preso il controllo negli ultimi anni, evidentemente più preoccupati che i cattolici si comportino da bravi cittadini, ossia da gregge docile e sottomesso agli ordini dei padroni, che non da buoni cristiani.
Dunque: la posta in gioco non è il lockdown, la sua durata, le sue modalità; non è la sospensione delle libertà costituzionali n nome di una pretesa emergenza sanitaria; non è l’asservimento totale della stampa e delle televisioni, né l’irreggimentazione totale del personale medico e sanitario, con la messa al rogo di quei medici e di quegli infermieri che osano lasciar trasparire qualche dubbio, qualche perplessità, qualche riserva sui protocolli imposti dall’alto di fronte alla diffusione del Covid; ma tutte queste cose insieme e dell’altro ancora: la libertà di restare umani, di pensare da esseri umani, di stare in compagnia dei propri cari e delle altre persone, il tutto da esseri umani e non da galline che ricevono dal padrone la libertà di uscire dal pollaio al mattino, e vengono poi fatte rientrare la sera, a sua totale discrezione. La libertà per i bambini di giocare e socializzare fra loro; per i pensionati di recarsi al bar e fare una bella partita a carte; per gli imprenditori e i commercianti di tenere aperte le loro aziende e i loro esercizi; per gli studenti di recarsi a scuola senza l’obbligo di respirare la propria anidride carbonica e le particelle cancerogene delle mascherina, per sei ore al giorno; la libertà di esprimere un’opinione, di scrivere un articolo, di ascoltare un video, di fare una gita in campagna, di prenotare una vacanza in albergo, e addirittura di potere conservare un proprio cervello, che pensa pensieri propri e non introdotti in esso da un sistema di condizionamento elettronico. Ed è alquanto significativo che solo da poco tempo si parli del Deep State, cioè si sia venuti a conoscenza del fatto che, negli Stati Uniti, esiste uno Stato "profondo", parallelo, nel quale risiede sostanzialmente il potere reale, che non coincide affatto con lo Stato di diritto, fatto di elezioni trasparenti e d’istituzioni legittime, ma dominato da poteri oscuri che rispondono a centrali private riconducibili anch’esse al grande capitale finanziario. È significativo perché ha portato in luce il fatto che la stragrande maggioranza della gente non sospettava che un tale Stato profondo esistesse, e tuttora non sospetta, né vuol sapere, che esso esiste non solo al di là del’Atlantico, ma anche a casa nostra, e in tutti gli altri Stati a regime nominalmente democratico; così come molti non hanno ancora capito che esiste pure una Deep Chrch, una chiesa profonda, parallela a quella autentica, controllata e dominata dalle logge massoniche e dalle lobby gay, e ormai così forte da costringere un papa a dimettersi, ed eleggere al suo posto un proprio uomo di fiducia, affinché la fede dei cattolici sia condotta all’estinzione senza che questi se ne rendano conto.
Questa è la vera posta in gioco: e quando finirà l’emergenza sanitaria, fra sei mesi o sei anni, ne inizierà un’altra, poi un’altra; e se non basterà ancora, scoppieranno carestie e attacchi terroristici su larghissima scala, guerre e rivoluzioni. I Padroni Universali ormai sono lanciati verso il traguardo e non si fermeranno. Noi non possiamo contrastarli a mani nude: possiamo però capire quel che sta accadendo, unirci e organizzarci per resistere. Dio, il sommo Bene, non permetterà che vincano loro.
Fonte dell'immagine in evidenza: Foto di Christian Lue su Unsplash