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Non vinceranno perché ignorano cos’è l’amore

Abbiamo detto che i Padroni Universali, impegnati nella battaglia decisiva per sottomettere il mondo e, insieme ad esso, la nostra interiorità, non vinceranno, perché ignorano sia la verità, sia la bellezza: e nulla che venga costruito senza verità e senza bellezza, anzi nulla che sia costruito contro la verità e contro la bellezza, può avere lunga durata, perché contrasta con dei bisogni naturali e necessari dell’anima umana. Possiamo aggiungere che non vinceranno anche per un’altra ragione, e cioè perché non sanno cos’è l’amore, ma gli unici sentimenti che provano sono l’odio, l’avidità, la superbia, la lussuria e una sconfinata, delirante volontà di potenza. In altre parole, non hanno capito nulla della vita; o forse non lo possono capire, perché non sono fatti come noi, non appartengono alla nostra specie e ciò che per noi è logico e naturale, per essi è inutile o comunque incomprensibile. Non bisogna fare l’errore di pensare che provino passioni simili alle nostre, che le loro menti funziono come le nostre. Questo può essere vero per i loro servitori e accoliti di grado inferiore, i quali, infatti, si sono messi ai loro comandi per soddisfare la propria brama di potere, ricchezza e piacere sessuale. Basti pensare all’isola dei piaceri proibiti del pedofilo Jeffrey Epstein e alle centinaia di pervertiti di lusso che la frequentavano, forti dell’anonimato garantito loro dalla ricchezza e dallo status sociale, con tutte le relative amicizie e aderenze nei piani alti della politica, della magistratura e della polizia. Questi piccoli servitori (anche se grande, talvolta, è il ruolo apparente che ricoprono agli occhi del mondo) sono simili a noi, con la sola differenza che hanno scelto il male: si sono messi consapevolmente al servizio del male in cambio di vantaggi materiali, e se anche una profondo conversione personale dovesse per caso toccarli nell’anima, il sistema del quale fanno parte penserebbe a neutralizzarli o eliminarli, senza che nulla trapeli all’esterno. Quante malattie improvvise e invalidanti, quanti incidenti apparentemente banali e quanti suicidi improvvisi nascondono, in realtà, la lunga mano dei Padroni Universali? Questi ultimi, in ogni caso, non sono come noi: sia che vengano da un’altra dimensione, e siano in effetti degli esseri demoniaci capaci di assumere fattezze umane per meglio ingannarci, sia che si tratti di creature fatte di carne e sangue, che però si tramandano certe pratiche e certi saperi occulti da innumerevoli generazioni, e che a forza di congiungersi esclusivamente fra di loro hanno sviluppato dei caratteri biologici e psichici differenti da quelli della comune umanità, ai loro occhi imperfetta e quindi inferiore, sta di fatto che nel loro sentire, pensare ed agire, vi sono dei meccanismi e delle dinamiche che non sono paragonabili ai nostri. E la cosa che più colpisce, prima di ogni altra, è questa: l’assoluta assenza di amore; l’assoluta incapacità di amare; l’assoluta indifferenza e insensibilità rispetto a moti dell’anima come la compassione, la solidarietà, il senso di fratellanza con il prossimo, specialmente se sofferente e bisognoso d’aiuto.

Rileggiamo con estrema attenzione le parole di san Paolo nella Epistola agli Efesini, 6, 12:

La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti.

È significativo il fatto che questo discorso, che per un cristiano dovrebbe essere addirittura ovvio e scontato, invece proprio fra i cristiani, e specialmente fra i cattolici postconciliari, è divenuto qualcosa di ostico, di sgradevole, perfino d’irritante; dacché hanno introiettato la prospettiva moderna e illuminista, parlare di forze soprannaturali è da essi considerato quasi come una sfida o una provocazione, laddove vogliono recuperare il tempo perduto (un paio di secoli, secondo il massone cardinal Martini) facendosi vedere fra i più zelanti e i più intransigenti nel relegare simili cose nel limbo delle favole per l’infanzia. I cattolici moderni (una contraddizione in termini, della quale neppure si avvedono) ritengono di essere divenuti "adulti", e che la loro fede sia più "matura" rispetto a quella dei loro avi, precisamente perché hanno messo da parte tutta la dimensione soprannaturale e si sono concentrati sulle cose di quaggiù: la giustizia sociale, l’ambiente, i diritti delle minoranze. Insomma la classica agenda massonica che in questi ultimi anni, dopo l’elezione del falso papa Bergoglio, ha interamente sostituito la vera dottrina cattolica e il vero e solo Vangelo: quello del Nostro Signore Gesù Cristo, non rivisto né corretto dai vescovi e dai cardinali con il grembiulino, la squadra e il compasso. Ed è quasi superfluo aggiungere che anche le cose di quaggiù, una volta staccate e disancorate dalla roccia del Vangelo e dalla prospettiva soprannaturale, vengono inesorabilmente stravolte e capovolte, tanto che la giustizia sociale, per fare un esempio, diviene libertà d’immigrazione selvaggia, che non è un diritto, né bene, né una qualsiasi forma di giustizia, sia per coloro che emigrano che per quanti dovrebbero accoglierli, visto e considerato che la vera giustizia sociale è quella che permette a ciascun popolo di rimanere a casa propria e di potervi trovare i mezzi per la propria sussistenza. Ma anche questo stravolgimento non avviene affatto per caso, bensì è il frutto di un disegno complessivo di antica data e che segue un percorso perfettamente studiato a tavolino: nel caso specifico, si tratta di servirsi dello schermo del vangelo, ma di un vangelo taroccato e contraffatto dal falso clero modernista e massone, per giustificare la barbarie dello sradicamento e della deportazione di milioni di esseri umani da un continente all’altro, con danno sia di questi, sia di quelli destinati a "riceverli", nell’interesse esclusivo, e con la spinta determinante, della élite che detiene il potere finanziario a livello mondiale, e che ha tutto da guadagnare da una frammentazione sociale e una distruzione delle identità sempre più radicale e irreversibile.

Vi sono, dunque, delle forze oscure, in ultima analisi di natura soprannaturale, ma anche umane, che si sono poste al servizio delle prime, le quali cercano d’imprimere alla storia una svolta secondo i disegni della massoneria mondiale, a sua volta subordinata a un ristrettissimo gruppo di potere, gli Illuminati, praticanti attivi del satanismo, il cui scopo principale è ottenere il massimo asservimento dell’umanità, sia sotto il profilo materiale che sotto quello mentale e spirituale, passando attraverso l’eradicazione di quello che è considerato il principale ostacolo ai loro sinistri disegni: il Vangelo. Costoro sono animati da un odio tutto particolare nei confronti di Gesù Cristo, della Vergine Maria e della Chiesa dei Santi; odio che non mostrano altrettanto vivo e implacabile verso le false religioni, da essi considerate semplicemente come elementi da manipolare e assorbire, sino a ottenere il distillato finale, un sincretismo globale volto all’auto-glorificazione dell’élite satanica e pedofila. Si consideri, infatti, che mentre gli assalti alla chiese cristiane, non solo negli altri continenti ma nella stessa Europa, e specialmente in Italia, in Francia e in Spagna, sono divenuti ormai pressoché quotidiani, anche se i mass-media asserviti all’élite satanista si scordano semplicemente d’informarcene, contro gli edifici e i simboli delle false religioni non si verifica un eguale accanimento, anzi, in linea di massima il fenomeno deve considerarsi circoscritto e limitato specificamente all’ambito del cristianesimo, e specie del cattolicesimo. Una ragione psicologica di ciò, oltre al fatto che gl’Illuminati vedono nel cristianesimo, e a ragione, il nemico principale dei loro disegni, è che molti di essi, almeno nei quadri medio alti, provengono dalla cultura cristiana, verso la quale nutrono il tipico risentimento del figlio che detesta il padre perché vede in lui una presenza che gli fa ombra (uccidiamo il Figlio Unigenito del padrone, e così la vigna sarà nostra una volta per sempre, dice di essi Gesù nella parabola dei vignaioli omicidi). Invece i livelli più alti della piramide sono formati dai seguaci di un’altra religione, che qui evitiamo perfino di nominare per non far scattare l’algoritmo e porgere l’occasione a facili censure (siate astuti come i serpenti e puri come le colombe, raccomanda ancora Gesù, che conosceva bene la mentalità di quei signori), ma che sappiamo benissimo quale sia, visto che è la stessa di coloro che a suo tempo vollero la morte di Gesù Cristo e che mai, nei duemila anni successivi, hanno espresso il minimo rimorso, o rammarico, per tale misfatto, anzi sono essi che pretendono le scuse e le riparazioni nei loro confronti e che lanciano roventi accuse ai seguaci di Cristo, essendo infine riusciti a convincerli, anche per mezzo del Concilio Vaticano II, di aver turbato nel corso dei secoli la pacifica convivenza interreligiosa, attaccando ingiustamente e denigrando i seguaci del Talmud, i quali, da parte loro, pregano tutti i giorni il loro Dio lanciando le più rivoltanti bestemmie e le più atroci maledizioni contro Cristo e i suoi seguaci.

Ha scritto il professor Roberto De Mattei nel suo saggio Le forze segrete che agiscono nella storia (in Corrispondenza Romana, https://www.corrispondenzaromana.it/le-forze-segrete-che-agiscono-nella-storia/):

Le forze segrete esistono e agiscono nella storia. Il semplice dinamismo delle passioni e degli errori umani non è sufficiente infatti a spiegare il processo rivoluzionario che da secoli aggredisce la Chiesa e la civiltà cristiana che da Essa è stata generata. Questo processo è guidato da agenti, spesso occulti, ma reali. Il pensiero cattolico del XIX e del XX secolo ha sempre ricercato in maniera rigorosa e documentata, l’esistenza di questa trama, che può essere definita "complotto" o "cospirazione", se con questo termine si intende l’esistenza di forze che raggiungono i loro fini in segreto e spesso con metodi illeciti e immorali.

Mons. Henri Delassus (1836-1921) ha dedicato un importante libro a «La conjuration antichrétienne: le temple maçonnique voulant s’élever sur les ruines de l’Eglise catholique» (Paris 1910, 3 voll., con una lettera di prefazione del cardinale Rafael Merry del Val). Le società segrete che guidano la Rivoluzione, spiega Plinio Corrêa de Oliveira, hanno come mèta l’instaurazione di un’utopica "Repubblica Universale" in cui tutte le legittime differenze tra i popoli, le famiglie, le classi sociali, sarebbero dissolte in un amalgama ugualitario, confuso e ribollente («Rivoluzione e Contro-Rivoluzione», Sugarco, Milano 2009, p. 117).

Ma torniamo al discorso della assoluta mancanza di amore, o meglio della assoluta incapacità di amare, che è la principale caratteristica dei Padroni Universali e, in varia misura, anche dei loro servitori. Se si riflette, ci si rende conto che un essere totalmente privo d’amore e incapace di amare, è letteralmente un mostro: per lui, infatti, passare sopra il cadavere di uno, mille o un milione di persone non significa nulla, purché gli permetta di giungere al risultato prefisso. Un simile soggetto non ha alcuna cognizione del bene o del male, o, se ce l’ha, ha deciso di sopprimerla radicalmente in se stesso, ponendosi con ciò stesso sotto l’ala del diavolo, al quale ha consegnato la sua anima. Dobbiamo imparare a rendere il nostro cuore duro e freddo come il ghiaccio, pare abbia detto una volta Adolf Hitler ai suoi seguaci (ammesso che la frase sia autentica, visto che è stato fin troppo facile, dopo la sua caduta, attribuirgli ogni sorta d’intenzioni e affermazioni criminali, anche aldilà delle sue effettive, e pesantissime, responsabilità morali). Avere un cuore freddo e duro come il ghiaccio: è la perfetta descrizione di una creatura completamente malvagia, senza neppure un barlume di sentimenti positivi. Ma può esistere, un essere siffatto? Può esistere, oltre al diavolo e agli altri spiriti maligni, un tale essere che cammina su piedi umani? Senza dubbio sì: e pazienza se i buonisti postconciliari e i misericordisti alla Bergoglio sostengono strenuamente, magari non a caso, la tesi contraria. Prima di tutto, vi sono degli individui che hanno consegnato se stessi al principe di questo mondo, mediante la pratica attiva del satanismo: e sappiamo che gl’Illuminati della élite globalista praticano i rituali satanici, uccidono bambini durante le loro infami messe nere e assumono le sostanze presenti nel loro sangue, attivate mediante la tortura e il terrore, che le ha "arricchite" di energia vitale (l’adrenocromo). In secondo luogo, l’esistenza di tali esseri è del tutto logica, se si ammette che esistono altre specie umanoidi, o altri esseri in apparenza simili a noi, ma capaci, in realtà, di assumere il nostro aspetto per meglio ingannarci, vale a dire dei mutanti. Essi non conoscono l’amore, come non conoscono la pietà o la compassione, perché non ci considerano delle creature simili a loro. Proprio come molti uomini non si curano delle sofferenze che infiggono agli animali, poiché vedono questi ultimi come creature diverse e inferiori, alle quali non si applicano i principi dell’etica. E tuttavia, poniamoci questa domanda: è davvero invincibile chi non conosce la forza sublime dell’amore, chi sa solamente odiare? O non è, al contrario, l’essere più vulnerabile che esista, e i suoi tronfi non sono forse destinati a mutarsi in una umiliante disfatta? Si rifletta bene e si risponda: è davvero più forte chi conosce solo l’odio e l’avidità oppure chi sa amare?

Fonte dell'immagine in evidenza: Foto di Chad Greiter su Unsplash

Francesco Lamendola
Francesco Lamendola
Nato a Udine nel 1956, laureato in Materie Letterarie e in Filosofia all'Università di Padova, ha insegnato dapprima nella scuola elementare e poi, per più di trent'anni, nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato una decina di libri, fra i quali L'unità dell'essere e Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C, e ha collaborato con numerose riviste cartacee e informatiche. In rete sono disponibili più di 6.000 suoi articoli, soprattutto di filosofia. Attualmente collabora con scritti e con video al sito Unione Apostolica Fides et Ratio, in continuità ideale e materiale con il magistero di mons. Antonio Livi. Fondatore e Filosofo di riferimento del Comitato Liberi in Veritate.
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