Conoscenze che loro hanno: la differenza è tutta qui
26 Ottobre 2020Un giorno quel chierichetto gli punterà contro il dito
27 Ottobre 2020Nel precedente scritto, Conoscenze che "loro" hanno: la differenza è tutta qui (pubblicato sul sito dell’Accademia Nuova Italia il 25/10/20) abbiamo trattato delle conoscenze segrete, o comunque monopolizzate e blindate dall’élite finanziaria che persegue un disegno di dominio mondiale e che è già arrivata a buon punto del suo programma, servendosi dei meccanismi, da lei stessa provocati e accelerati, della globalizzazione per scardinare le ultime resistenze da parte dei soggetti che la globalizzazione impoverisce, sradica e priva dei diritti fondamentali. Abbiamo visto che i membri dell‘élite dispongono di particolari conoscenze nel campo della finanza, dell’economia, della tecnologia, dell’informatica, della biologia, della medicina, della fisica, della chimica, della psicologia e della sociologia, che li mettono in grado di esercitare un controllo così efficiente e così capillare su tutto il resto dell’umanità, servendosi di una rete di uomini compiacenti, promossi a ruoli dirigenti o nelle posizioni chiave della politica internazionale. Ciò assicura loro un margine di superiorità pressoché incolmabile rispetto a chi non ha accesso a tali conoscenze e che del resto, quand’anche vi potesse attingere, non avrebbe poi gli strumenti per avvalersene sul terreno pratico come essi, invece, possono fare in qualunque misura (possono stampare denaro praticamente all’infinto) e in qualsiasi momento.
Tuttavia, ci resta ancora qualcosa da dire; e abbiamo riservato questa parte del nostro discorso a un secondo momento, perché la carne già messa al fuoco era davvero molta, e, se è difficile credere allo scenario che abbiamo testé delineato, per chi non se ne sia mai informato e non abbia mai provato a mettere in fila e collegare una serie di fatti solo in apparenza slegati e casuali, quel che ci resta da dire è talmente incredibile che noi stessi, che pure vi abbiamo dedicato molti anni di studi e di ricerche, facciamo fatica a trarne le logiche conclusioni. A maggior ragione risulterà non solo incredibile, ma inaccettabile, a chi si confronti per la prima volta con una realtà così complessa e sfuggente, dove niente è come sembra e dove tuttavia mancano quasi del tutto prove certe e inoppugnabili, per cui è giocoforza procedere su un terreno in gran parte congetturale, oltre che quasi inesplorato. E la prima cosa da fare è liberarsi dai tipici pregiudizi della cultura moderna, figlia del positivismo e di una razionalità meramente strumentale, e sforzarsi di entrare, per quanto possibile, in una prospettiva totalmente nuova. È necessario farlo, per la semplice ragione che i signori dell’élite, ai più alti livelli della piramide di potere da essi creata e controllata, non pensano affatto secondo le categorie scientiste e neopositiviste, anche se sono proprio quelle che hanno diffuso e fanno in modo che vengano accolte dalla gente comune come le sole suscettibili di fornire un quadro coerente e razionale del reale. Pertanto, oltre alle conoscenze negli ambiti che abbiamo sopra ricordato, i signori dell‘élite coltivano, custodiscono e tramandano gelosamente, sempre all’interno della propria ristrettissima cerchia, anche altre conoscenze, fondate non sulla scienza positivista, ma sulle cosiddette scienze di confine, che abbracciano tutto il vastissimo ambito del paranormale, dell’occultismo, dell’esoterismo, della magia nera e del satanismo. Perché quei signori non sono affatto atei, nel senso banale della parola: al contrario, sono credenti addirittura fanatici: ma il sovrano universale davanti al quale s’inchinano, e che adorano, e al quale offrono il necessario tributo di vittime, è il Principe delle Tenebre.
Ora, badate bene, non ha alcuna importanza il fatto che voi non crediate all’occultismo e alla magia nera e che non crediate neppure al Diavolo, e quindi riteniate il satanismo una forma di religione assurda e inverosimile, fondata sul nulla e perciò sostanzialmente inutile e inefficace. Anche se la pensate così, voi continuate a muovervi all’interno del vostro universo concettuale, e non avete fatto il passo più importante: provare ad entrare nel loro. Perché il fatto è che loro ci credono, eccome, a tutte quelle cose, e anche ad altre ancora, delle quali non è possibile parlare senza suscitare immediatamente un sorrisetto beffardo da parte di chi non ha mai considerato simili possibilità: ad esempio che quei signori si giovino di una tecnologia avanzatissima, e per noi, comuni mortali, quasi inimmaginabile, tranne che nei romanzi di fantascienza, perché hanno potuto giovarsi di conoscenze di origine non umana, né terrestre, bensì provenienti da altri mondi e, forse, da altre dimensioni del reale. «Ma perché – chiederà senza dubbio qualcuno, ed è una domanda perfettamente legittima e naturale – perché mai i signori dell’élite dovrebbero venire a patti con delle creature non terrestri, con delle creature aliene o degli esseri interdimensionali, ottenendo tecnologia in cambio di qualcosa che, senza dubbio, è molto sgradevole per l’umanità ignara, ad esempio la libertà di prelevare esseri umani per sottoporli a esperimenti, o peggio, così come un allevatore preleva i conigli o i polli del suo allevamento?». Già: perché dovrebbero farlo, se non per la più semplice, la più ovvia delle ragioni: ossia perché loro stessi non sono creature di questo mondo, con una natura umana uguale alla nostra? E a questo punto, senza dubbio, ci siamo già spinti innanzi quanto basta per allontanare la maggior pare di chi ci abbia seguito fin qui, , perché oltrepassare la soglia di ciò che è ritenuto ragionevole, in una società che crede — o meglio, che crede di credere — solo a ciò che è assolutamente dimostrabile, equivale a provocare una reazione immediata di totale incredulità, chiusura e ironia. Scordandosi ch san Paolo (Ef. 6,12) ammonisce: La nostra lotta non è solo contro creature di carne e sangue, ecc.
Ma andiamo per gradi. Da decenni l’élite si tiene aggiornata sui risultati degli studi e degli esperimenti sulla telepatia, la chiaroveggenza, la telecinesi, ecc. che si svolgono nell’ambito di specifici programmi di ricerca in laboratori militari posti sotto la sorveglianza dei servizi segreti, sia americani che di altri Paesi. Mentre la cultura ufficiale, incoraggiata e finanziata dagli organi di stampa controllati dall’élite, deride simili cose, in segreto esse vengono prese estremamente sul serio perché si è scoperto che sono suscettibili di dare effettivi risultati. Il tutto avviene con fondi tratti dai bilanci statali e cioè col denaro pubblico, ma all’insaputa dei stessi parlamenti e, nella maggior parte dei casi, degli stessi governi (e in fatti il sistema è entrato in crisi quando ne è venuto a conoscenza un presidente non affiliato all’élite, Donald Trump). La massima aurea di quei signori è di non pagare mai di persona, bensì di scaricare le spese della loro strategia di dominio mondale sulle vittime predestinate e, beninteso, ignare. «Ma ci sono davvero degli scienziati disposti a lavorare in ambiti come la telepatia, la telecinesi, ecc.?», si chiederà incredulo qualcuno. Certo che sì: a loro importa innanzitutto lo stipendio; in secondo luogo, provano il piacere luciferino di oltrepassare il limite e realizzare cose che mai prima sono state fatte, compresi gli orrendi ibridi umani-rettiliani o umani-artificiali. Bisogna poi tener presente che questi scienziati, biologi, medici, psicologi, dei quali un buon esempio è stato Andrija Puharich (1918-1995), non conoscono la rigida distinzione fra scienza e pseudoscienza creata in clima positivista e tuttora sostenuta dalla cultura accademica. Essi lavorano esattamente come gli scienziati-maghi del Rinascimento, Paracelso, Pico della Mirandola o John Dee, per i quali non esiste una netta linea di divisione tra il mondo fisico e il mondo spirituale e tra il visibile e l’invisibile. In un certo senso, sono cultori di una scienza più antica e più moderna di quella ufficiale: più antica perché si collega a tradizioni vecchie di millenni, che essi studiano con attenzione e dalle quali hanno imparato molto; più moderna, perché del tutto spregiudicata e tale da non lasciarsi condizionare da alcun preconcetto materialista e meccanicista, anche se il materialismo e il meccanicismo sono i riferimenti obbligati della cultura accademica, da essi professata e insegnata in pubblico. Insomma sono i cultori d’una scienza esoterica, i cui risultati sono destinati a rimanere segreti, a diposizione esclusiva dell’élite. Liberi da pregiudizi, a forza di esperimenti si sono accorti che la telepatia, per esempio, "funziona": e, fedeli all’assioma che ciò che funziona è meritevole del massimo rispetto, hanno sviluppato moltissimo le loro ricerche, il cui denominatore comune è la realizzazione di una scienza del dominio mentale dell’uomo sugli altri uomini. Perché non si perda mai di vista che il punto è questo: questo è lo scopo ultimo che persegue tenacemente, da secoli, l’élite dei padroni del mondo.
Alle ricerche sui poteri sconosciuti della mente si sommano le ricerche sulle proprietà segrete della materia. Abbiamo parlato, a suo tempo, dell’Esperimento Filadelfia, sulla smaterializzazione e ri-materializzazione di oggetti anche di notevolmente grandi, come una nave da guerra con tutto l’equipaggio a bordo; e abbiamo visto come la storia di tali ricerche, o presunte ricerche, sia costellata dai cadaveri di scienziati che forse si erano resi responsabili di qualche imprudenza o di qualche ripensamento, o che non avevano mai inteso servire i progetti della élite, per poi accorgersi di essere stati ingannati e manipolati. Le conoscenze segrete detenute dai membri della élite derivano dall’assemblaggio di tutte le ricerche condotte, per loro conto, nei più disparati ambiti e nei laboratori più costosi e sofisticati, sempre in un’ottica spregiudicata e aperta a trecentosessanta gradi sul reale. Nessun sapere segreto viene trascurato; schiere di ricercatori compulsano i testi dell’antico Egitto, dell’India vedica, del taoismo e sottopongono a verifica il sapere occulto degli stregoni e degli sciamani. E a ciò si aggiunge la fisica quantistica e tutto quanto di più avanzato è stato esperimentato nell’ambito delle particelle subatomiche, della relatività generale e della teoria dei campi unificati. I viaggi nello spazio e nel tempo, alla luce delle intuizioni di Einstein, non sono considerati come esercizi di fantasia pseudoscientifica, ma delle possibilità concreta, alle quali essi lavorano attivamente da molto tempo; e che, stando a una serie d’indizi, avrebbero già dato dei risultati più che incoraggianti. Infine, si tenga presente che essi esplorano senza sosta le possibilità dischiuse dall’informatica e sono già in grado di realizzare degli ologrammi, perfette riproduzioni virtuali di oggetti reali tridimensionali, così somiglianti agli originali da poter ingannare chiunque. In questo modo, è possibile "riprodurre" e far apparire cose e anche persone in un determinato luogo e contemporaneamente in altri luoghi, e sfruttare a fondo tutti i vantaggi potenziali che una simile tecnica offre a chi la usi senza scrupoli. Con la tecnica degli ologrammi, si può far apparire qualsiasi cosa, ad esempio un presunto essere divino, e ottenere che le masse ignare e terrorizzate lo adorino come fosse reale. Come si vede, l’obiettivo finale è sempre lo stesso: il diabolico perfezionamento del dominio sulla mente umana.
Il discorso sulla collaborazione con creature aliene o entità extradimensionali si inscrive in questo quadro d’insieme. I signori dell’élite sono sempre a caccia di nuove conoscenze e nuove tecniche, e sarebbero disposti a barattarle anche col Diavolo in persona, se ciò offrisse loro la prospettiva di aumentare il proprio potere. Noi, anzi, siamo del parere che lo abbiano già fatto, e nel senso più letterale dell’espressione: del resto, non è forse questa l’essenza della magia nera, un patto col diavolo in cambio di vantaggi personali? Sull’esistenza di basi segrete miste umane-aliene, come l’Area 51 nel deserto del Nevada, o quella di Dulce nel New Mexico, ove si svolgerebbero anche raccapriccianti esperimenti di bioingegneria, noi non abbiamo la sicurezza di un David Icke, che ne parla come di cosa assolutamente certa; ci limitiamo però a osservare che è possibile e forse anzi probabile. Possibile, anzi probabile, è che nelle riunioni annuali del Bosco Boemo, in California, i signori dell’élite adorino il Diavolo e pratichino sacrifici umani. E pressoché certa è la rete di massoni, satanisti e pedofili di altissimo livello che ruota attorno al Deep State americano, e che si è infiltrata in molti altri Stati e istituzioni, prima fra tutte la Chiesa cattolica, attualmente occupata da una cricca senza scrupoli di gesuiti massoni e in parte satanisti e pervertiti sessuali. Tutte queste logge sono collegate fra loro in una super-massoneria globale, il cui vertice è controllato direttamente dall’élite, mentre la facciata di tali società, semi-pubblica, è del tutto innocua e formata da persone che, effettivamente, non hanno la minima idea di cosa accade nei piani alti. Una cosa è certa: i padroni occulti del mondo hanno bisogno del terrore come strumento permanente di dominio sui popoli e la recente falsa pandemia di Covid-19, coi provvedimenti pseudo sanitari liberticidi cui ha dato luogo, ne è solo l’ultima manifestazione (prima c’era il terrore degli attentati tipo l’11 settembre 2001, indi il terrore finanziario generato dal debito pubblico). Essi hanno bisogno del terrore per due ragioni. La prima, evidente, è che quando la gente è terrorizzata, accetta limitazioni e veri e propri attentati ai diritti fondamentali contro i quali, in condizioni normali, insorgerebbe. La seconda, meno nota, è che il terrore provoca l’emissione di particolari sostanze chimiche dell’organismo e una bassa frequenza energetica, il che crea un campo di negatività vibrazionale di cui i signori dell’élite si nutrono, nel senso letterale della parola, mentre le persone comuni si abbattono e si deprimono sempre più. Ciò indica che essi non sono realmente umani come appaiono, ma dei mutanti? Prima di tornare sull’argomento, suggeriamo la lettura di quel passo della Storia segreta di Procopio ove si narra che Giustiniano aveva la facoltà di apparire in pubblico come un uomo simile a tutti gli altri, ma in privato assumeva le sembianze di un demone…
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