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E adesso, che fare?

Siamo alla vigilia della battaglia decisiva per la sottomissione totale o per l’emancipazione dell’umanità dall’oscuro potere finanziario che da molto tempo si adopera per gettare la sua rete su ogni aspetto della vita sociale e individuale, chiudendo ogni spazio di libertà, di critica e di pensiero indipendente e spazzando via ogni stile di vita che non sia conforme al modello rozzamente utilitarista, edonista e consumista imposto dai Padroni del Discorso. Fino a ieri il potere finanziario internazionale si era accontentato di esercitare il controllo e la manipolazione per mezzo di governi fidati e dei mass-media asserviti, di una medicina e un sistema sanitario creati apposta per servire i suoi interessi e una magistratura messa a fare da cane da guardia per suo conto; ora ha trovato il modo di spingere il controllo e la manipolazione molto più in là, esercitando un dominio diretto sull’organismo biologico dei singoli individui, come su quello di interi popoli. Per giungere a tanto era necessario creare un allarme tale da giustificare qualsiasi misura "sanitaria": la pandemia da Covid-19 si è rivelata il più riuscito degli esperimenti. La gente, disinformata e terrorizzata dai mass-media, sottomessa dai governi con la scusa della lotta contro il virus, ha creduto a tutto, accettato e subito tutto, e anche qualcosa di più. Il fatto che moltissime persone continuino ad andarsene in giro con la mascherina, perfino nelle passeggiate in campagna, perfino guidando l’automobile, è la prova che la maggioranza delle persone ha preso per oro colato tutto ciò che la Narrazione Ufficiale ha raccontato, e continua a raccontare, in questi mesi di ordinaria follia: anche che ormai si muore solo dio Covid-9, e che se un malato terminale di cancro muore, appunto, di cancro, ma era risultato positivo al test immunologico, quella persona viene fatta rientrare nelle statistiche dei decessi causati dal Coviod-19. In questo modo tutti i dati sulla presunta pandemia sono stati completamente falsificati e stravolti; e come se ciò non bastasse, le tv e i giornali asserviti al potere si sono inventati le cose più ingegnose e stravaganti per tenere sempre alto il livello del terrore nella popolazione, ad esempio parlando dei positivi asintomatici come se fossero dei malati, mentre non lo sono affatto; sostenendo che esistono dei super-diffusori pericolosissimi, capaci di contagiare decine e decine di persone, che però sono asintomatici, cosa assolutamente falsa perché gli asintomatici hanno una carica batterica così bassa da non poter contagiare proprio nessuno; o, ancora, che anche dopo essere guariti dal Covid-9 si continua ad avere stintomi strani, stanchezza, perdita di capelli, dolori muscolari, il che significa che dal Covod-19 non si guarisce mai del tutto. Cari amici rassegnatevi: se ve lo siete beccato una volta non ne uscirete più, del resto per le statistiche voi siete e restate pazienti da Covid-19 fimo a quando lo deciderà la dittatura sanitaria, bisogna che ve ne facciate una ragione.

Ora, la condizione ineludibile per affrontare una battaglia con qualche probabilità di vittoria è che chi sta per battersi sappia chi è il nemico e quale è la posta in gioco: in altre parole, che abbia una chiara idea del perché ci si deve battere e, di conseguenza, una salda motivazione personale. Viceversa, nella situazione attuale per moltissime perone non è affatto chiaro chi è il nemico, e ancora adesso non sono affatto consapevoli che ci troviamo alla vigilia d’una battaglia d’importanza decisiva; vano sarebbe quindi aspettarsi che in loro vi siano la consapevolezza o la motivazione necessarie per potersi battere al meglio delle loro possibilità. Cominciamo con la domanda: chi è il nemico? Al primo livello, il nemico è formato da quasi tutti quelli che lavorano nel mondo dell’informazione e della politica: quelli che si sono letteralmente inventati una pandemia inesistente e che ne hanno tratto pretesto per spogliarci di ogni libertà fondamentale, nonché per piegare la nostra intelligenza a servire i loro interessi e i loro obiettivi. Quindi sono nostri nemici il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Fatto Quotidiano e i telegiornali nazionali maggiori: i tre statali, i tre di Berlusconi e quello di Cairo. Sono poi nostri nemici il governo Conte Bis, il Partito Democratico e la sua attuale stampella, il Movimento Cinque Stelle, già presentatosi al responso delle urne agitando gli slogan della protesta, del malcontento, dell’euroscetticismo e della linea no-vax, e ora divenuto fedelissimi guardiano di ciascuna di queste cose. Questi sono i nemici di prima fila, quelli che formano la manovalanza; ma i nemici di gran lunga più potenti e pericolosi sono quelli che in tv si vedono molto raramente, o mai, e cioè i padroni della grandi banche private, come la Goldman Sachs (fra i cui dirigenti storici si annoverano Mario Monti e Mario Draghi) e la Lehman Brother’s, quelli delle agenzie di rating, e tutti coloro i quali siedono sulle poltrone del Fondo Monetario Internazionale, dell’O.N.U., dell’U.N.E.S.C.O., della O.M.S. (soprattutto!: è lei che ha dichiarato una pandemia inesistente, truccando i dati e manipolando le notizie), per non palare dell’attuale vertice della Chiesa cattolica e della relativa stampa ex cattolica o pseudo cattolica: L’Avvenire, Famiglia Cristiana, La civiltà cattolica, tutti ormai schierati apertamente sul fronte del Nuovo Umanesimo e perciò del mondialismo e quindi, che lo vogliano ammettere oppure no, anche dell’immigrazionismo, dell’omosessualismo, del transessualismo, dell’abortismo, del femminismo, dell’europeismo, ecc.

Purtroppo, e qui veniamo all’aspetto più doloroso e sconcertante del problema, i nemici non sono solo quelli che, direttamente o indirettamente, seguendo un loro preciso interesse, o di potere, o di denaro, o di carriera, ci hanno traditi e venduti ad interessi che non sono certo i nostri. Un altro genere di nemico, più vicino, più molesto, più sgradevole, è quello costituito dalle masse manipolate e terrorizzate, formate da tanti uomini e donne i quali si sentono offesi, minacciati e disprezzati se voi non indossate la mascherina, se non vi sottoponete al tampone in azienda e se non fate vaccinare i vostri figli prima di iscriverli a scuola, e che sono pronti ad attaccar lite, a segnalarvi alle autorità, a denunciarvi presso i carabinieri; che non vogliono ascoltare i vostri argomenti razionali, che s’infastidiscono se cercate di mostrar loro che tutto ciò che credono di sapere è falso, e che si rifiutano anche di prendere visione dei numeri veri del contagio, quelli forniti dall’I.S.T.A.T. e dall’Istituto Superiore della Sanità, dai quali risulta chiaramente che non c’è stata alcuna pandemia, che i decessi rientrano perfettamente nella norma annuale e che, anzi, nei primi tre mesi del 2020 – i più tremendi e terrorizzanti, secondo la narrazione Ufficiale — sono morte circa ventimila persone in meno dell’anno precedente. Sono quelli che non ragionano e non pensano che, se s’impone il blocco pressoché totale di tutti i movimenti, è logico che la camera mortuaria di un qualunque ospedale sia piena nel giro di pochi giorni; e che, de un camion militare può trasportare quattro cinque bare al massimo, una colonna di dieci camion, che offre uno spettacolo sinistro e impressionante, specie se si sposta di notte e se i telegiornali godono di mostrarla più e più volte, non sta trasportando più di quaranta o cinquanta cadaveri: una cifra normalissima di decessi nell’arco di una settimana, per qualsiasi ospedale di medie dimensioni. Ma se quei morto erano tutti dovuti al Covid-19, o anche solo la metà di essi lo era, come mai quei militari, quegli autisti, non indossavano neppure la mascherina? Ci è stato imposto di mettere la mascherina ogni volta che entriamo in un locale, e ci è stato consigliato di portarla anche all’aperto: e allora come si spiega che quanti trasportavano "mucchi di cadaveri" per il Covid-19, nelle settimane di massimo contagio, non ne facevano uso? E come mai il virus non ha prodotto milioni di morti né al Carnevale di Rio de Janeiro, né a quello di Venezia (sospeso solo nella fase finale), né tra la gente che, negli altri Paesi del mondo, andava tranquillamente per la strada, o in gelateria, o al mare, o in piscina, mentre la stampa italiana ci faceva credere che più o meno tutti gli altri Paesi erano stati investiti dalla nostra stessa pestilenza? E come mai la Svezia, che ha rifiutato di adottare alcuna particolare misura sanitaria, o la Bielorussia, o il North e il South Dakota, non hanno avuto migliaia e migliaia di morti? In altre parole, l’opinione pubblica è spaccata fra chi ha preso per buona ogni parola della Narrazione Ufficiale, e chi ha cominciato, quasi fin dall’inizio, a dubitare, a farsi delle domande, a informarsi presso fonti estere, a confrontare numeri e dati e a verificare che quelli forniti dalle agenzie ufficiali non concordavano affatto con quelli esibiti e sbattuti in faccia al pubblico dai giornali e dai telegiornali.

Ora, il problema è che i primi sono la grandissima maggioranza della popolazione, mentre i secondi sono solo un’esigua minoranza. Dunque ci troviamo di fronte a un problema di consapevolezza: ma come superarlo, quando tutti i mezzi d’informazione sono in mano al Nemico, la scuola e l’università sono in mano al nemico, le grandi istituzioni scientifiche e culturali sono in mano al nemico, i laboratori di ricerca sono in mano al nemico, e chi possiede quelli, possiede anche gli strumenti per far sì che la realtà, agli occhi della gente, non sia quella che si può vedere, toccare, percepire, e sulla quale si può concretamente ragionare, ma un’altra, puramente virtuale, irreale, creata da un insieme di tecniche illusionistiche e perciò simile a un ologramma, ripetuta così tante volte, in maniera così ossessionante e con tale arte di rassomiglianza con la realtà vera, che la quasi totalità della gente finisce per farla propria e cessa di ragionare con la sua testa e accetta di entrare nel meccanismo malato di un falso pensiero, una falsa percezione e un falso approccio alle cose? Il problema, apparentemente, è senza soluzione: per ragionare in maniera critica, è necessario avere una giusta percezione della realtà; ma la nostra percezione della realtà è completamente falsata da chi possiede i mezzi per farci credere quello che vuole, temere e sperare tutto quello che può servire i suoi interessi. Nel caso presente, si vuol portare la popolazione a un tale grado di paura e insicurezza, da sottoporsi volontariamente a dei "vaccini" che sono stati studiati e realizzati allo scopo di esercitare un controllo permanente sul nostro organismo biologico e sulla nostra stessa mente; e, nello stesso tempo, per spezzare ogni residuo di pensiero critico e azzerare di fatto l’autodecisione dei popoli, sottoponendoli a una dittatura sanitaria che li costringa a indebitarsi e a divenire ancor più dipendenti dal potere finanziario. Tutti i governi europei, in diversa misura, sono parte di questa infame operazione, perciò son tutti moralmente e politicamente illegittimi: hanno scelto si servire un potere occulto e di tradire i cittadini che, ingenuamente, li hanno votati. Il caso italiano spicca perché qui il governo è nato in maniera moralmente illegittima e politicamente turpe parecchi mesi prima della cosiddetta pandemia, tradendo nel modo più plateale le promesse elettorali e imponendosi ad un popolo che non lo ha votato e che, se potesse votare, lo sfiducerebbe su due piedi in maniera clamorosa e inequivocabile. Esso, pertanto, più di altri governi aveva bisogno di fare ricorso a dosi massicce di terrorismo psicologico: solo spaventando a morte la popolazione, infatti, poteva legittimarsi in veste di salvatore della vita e difensore della salute dei cittadini nei confronti di un pericolo gravissimo e inafferrabile. Ed ecco spiegato perché, in Italia, la stampa e le televisioni hanno ecceduto in zelo nel dipingere la situazione a tinte estremamente fosche, e continuano a farlo, anche se le sale di terapia intensiva sono vuote e l’emergenza è palesemente cessata, ammesso e non concesso che ci sia mai stata per davvero, o che ci sia stata nei termini che ci sono stato raccontati: cosa che non è costata una gran fatica ai giornalisti di regime, data la lunga traduzione di servilismo e piaggeria di questa categoria di scribacchini e pennivendoli nei confronti del potere che li paga, qualunque esso sia. E adesso? Qualcuno si è preso la briga di fare due conti ed è arrivato alla conclusione che non più di due o duecentocinquantamila persone, in Italia, hanno compreso cosa realmente è successo; tutti gli altri sono tuttora prigionieri dell’ipnosi collettiva creata dal Potere. A tale stima è giunto sottraendo tutte le categorie e le fasce di età che, per una ragione o per l’altra, non possiedono i mezzi critici per ragionare in maniera appropriata sui fatti, e si lasciano suggestionare dalla Narrazione Ufficiale. Bisogna togliere ad esempio le ultime due generazione, le nate dopo il 1970, perché strutturalmente prive degli strumenti logici essenziali e irreparabilmente condizionate da giochi elettrici, telefonini e televisione; e così pure la gran parte degli anziani, afflitti da patologie di vario genere, anche e soprattutto di tipo psichico e cognitivo. La cifra finale si avvicina a quel 2 o 2,5% di persone creative che esistono mediamente in ogni società (in realtà sarebbero il 5%, ma almeno metà di esse ha scelto di porsi al servizio del potere o, comunque, del proprio esclusivo interesse). E come possono un milione di persone al massimo invertire la tendenza e condurre al riscatto un popolo di sessanta milioni? Come si lasceranno risvegliare dall’ipnosi quei cinquantanove milioni? Umanamente parlando, è impossibile. Ecco perché qualsiasi azione umana è destinata a fallire. Non ci resta che una possibilità: ritornare a Dio…

Fonte dell'immagine in evidenza: Alan Camerer - Pubblico dominio

Francesco Lamendola
Francesco Lamendola
Nato a Udine nel 1956, laureato in Materie Letterarie e in Filosofia all'Università di Padova, ha insegnato dapprima nella scuola elementare e poi, per più di trent'anni, nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato una decina di libri, fra i quali L'unità dell'essere e Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C, e ha collaborato con numerose riviste cartacee e informatiche. In rete sono disponibili più di 6.000 suoi articoli, soprattutto di filosofia. Attualmente collabora con scritti e con video al sito Unione Apostolica Fides et Ratio, in continuità ideale e materiale con il magistero di mons. Antonio Livi. Fondatore e Filosofo di riferimento del Comitato Liberi in Veritate.
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