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Non dietrologia, ma un po’ di logica e di buon senso

Non è cosa facile cercare e affermare la verità ai tempi del Covid-19. Premesso che delle accuse degli stupidi non vale la pena di occuparsi, perché la stupidità è un male inguaribile, e che meno ancora ci si deve preoccupare delle accuse provenienti da chi è in mala fede, perché a costui la verità non interessa, resta quella parte di pubblico che non è né una cosa, né l’altra, e tuttavia, per conformismo, pigrizia mentale e acritica fiducia nelle autorità costituite e nella sedicente libertà d’informazione, crede sempre e comunque alle versioni ufficiali dei fatti, anche i più inquietanti e anche in presenza delle contraddizioni più clamorose, perché pensa (se è lecito usare questo verbo) che, diversamente, si scivolerebbe in quella cosa orribile, e anche un po’ dì ridicola, che è il complottismo. In fondo, è qui in gioco una doppia paura: quella di pensare con la propria testa, cosa sempre improba e faticosa, e quella di evitare l’ostracismo sociale, cosa, se possibile, ancor più allarmante per il "bravo" cittadino che non fa mai domande scomode, perché tanto le risposte gliele fornisce ogni mattina Il Fatto Quotidiano, La Repubblica o il tiggì della Rai, di Mediaset e de La7. Questa doppia paura si "integra" perfettamente con quanti hanno interesse — governi e mass-media, e, al di sopra di essi, i poteri forti della grande finanza mondiale — a evitare che la gente si ponga troppe domande, a far sì che accetti senz’altro le versioni ufficiali e che consideri con incredulità e disprezzo qualsiasi "teoria del complotto". Stranamente — ma neanche tanto, a ben guardare — chi controlla le informazioni è riuscito a far passare l’idea, nell’immaginario collettivo, che la cosa più brutta non è ordire complotti, ma denunciarli; non è manipolare e falsificare le notizie, ma cercare la verità e voler stabilire come i fatti si sono svolti realmente.

Ora, i fatti, per quanto riguarda la cosiddetta pandemia da Covid-19, messi in bella fila senza commenti, sono i seguenti:

1) In una TED conference del 2015 (conferenze annuali organizzate dalla Sapling Foundation, una organizzazione privata non-profit, Bill Gates ha detto testualmente che se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus altamente contagioso invece di una guerra. Non missili ma microbi.

2) Al principio di maggio del 2018, in un convegno organizzato dal New England Journal of Medicine, lo stesso Bill Gates afferma che la prossima pandemia sarà di un agente patogeno sconosciuto o modificato in laboratorio a scopo terroristico e provocherà almeno 30 milioni di morti in meno di sei mesi.

3) Fra il 18 e il 27 ottobre 2019 si tengono a Wuhan i Giochi Mondiali Militari con la partecipazione di 10 mila atleti da tutto il mondo: molti partecipanti, compresi gli italiani, hanno riferito di essere stati male e di essersi ammalati subito dopo il ritorno a casa.

4) Il 18 ottobre 2019 il Johns Hopkins Center for Health Security, in collaborazione con il World Economic Forum e la Bill e Melinda Gates Foundation, inscena a New York, col none di Event 201, la simulazione di una pandemia, modellata in gran parte sulla SARS, di un nuovo tipo di Covid proveniente dal pipistrello e trasmesso ai suini e agli umani.

5) Alla fine di novembre del 2019 si registrano i primi casi confermati di persone infettate dal virus, nella città di Wuhan.

6) Il 23 gennaio 2020 il governo cinese decide la quarantena per la città e la provincia di Wuhan.

7) Il 27 gennaio 2020 il premier Conte dichiara in diretta televisiva alla giornalista Lilli Gruber: Siamo prontissimi. Continuiamo costantemente ad aggiornarci con il ministro Speranza. L’Italia in questo momento è il Paese che ha adottato misure cautelative all’avanguardia rispetto agli altri, ancora più incisive. Abbiamo adottato tutti i protocolli di prevenzione possibili e immaginabili.

8) Il 30 gennaio viene accertata la presenza del Covid-19 in Italia, col ricovero all’ospedale romano Spallanzani di una coppia di turisti cinesi.

9) Il 23 febbraio 2020 governo Conte Bis vara un decreto-legge per la sicurezza Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19 sull’intero territorio nazionale, e il primo ministro appare in televisione per ben 16 volte, peraltro dichiarando che tutto è pronto per fronteggiare una eventuale emergenza sanitaria.

10) Il 22 febbraio il governo Conte Bis prende i primi provvedimenti di ordine locale, e a livello nazionale dal 4 marzo, ordinando la chiusura di tutte le scuole e le università, poi dal 9 marzo la sospensione delle manifestazioni sportive, e dall’11 marzo la chiusura di quasi tutti gli esercizi commerciali, tranne supermercati e farmacie.

11) L’11 marzo 2020 il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom dichiara quella di Covid-19 una pandemia, annunciando 118.000 casi in 114 Paesi e più di 4.000 morti accertati.

12) Il 14 aprile il presidente Donald Trump annuncia l’interruzione dei finanziamenti all’OMS, accusandola di errori nella gestione della crisi sanitaria e di insabbiamento di notizie, il che rende automaticamente Bill Gates, che era il secondo finanziatore di essa dopo gli Stati Uniti, il suo principale sponsor.

Questi sono i fatti; o almeno, sono alcuni fatti, messi in successione cronologica.

Ora proviamo a collegarli fra loro, non indulgendo ad alcuna dietrologia, ma semplicemente facendo appello alla logica e al buon senso. Obiezione preliminare: perché bisogna collegarli? Se il fatto X e il fatto Y si verificano alla stessa ora e nello stesso giorno, in luoghi diversi o anche in luoghi vicini, non per questo se ne deve trarre la conclusione che esiste un collegamento necessario fra loro. Rispondiamo: bisogna vedere che tipo di fatti e, nello stesso tempo, inserirli nel loro contesto logico e naturale. Se due uomini vengono uccisi per le strade di uno stesso quartiere, a poche ore di distanza l’uno dall’altro, può darsi che non vi sia alcun collegamento fra i due fatti; però se salta fuori che l’arma del crimine è la stessa, allora ecco che il collegamento appare piuttosto evidente: esiste infatti un’altissima probabilità che la stessa mano abbia impugnato la stessa arma. Opinare diversamente significa voler andare contro la logica intrinseca dei fatti. Nel nostro caso, sarebbe necessario che il primo assassino ceda la sua arma ad un altro assassino, che si appresta ad effettuare un secondo delitto, del tutto indipendente dal primo; oppure che la smarrisca, o la getti in un angolo, e che essa venga ritrovata e utilizzata da qualcuno che a sua volta intende compiere un assassinio: circostanza estremamente improbabile, al limite dell’impossibilità. Resta dunque valida la regola che per spiegare la realtà bisogna interpretare i fatti e in particolare istituire delle relazioni fra essi; e che collegare due fatti è preferibile, quando ciò viene suggerito da circostanze di tempo e di luogo tali che lo rendono non solo possibile, ma probabile, rispetto a ciò che, pur essendo possibile, è però altamente improbabile.

Venendo a noi: Bill Gates è il massimo finanziatore dell’OMS. Bill Gates è il massimo azionista delle maggiori industrie farmaceutiche al mondo. Bill Gates, da anni, preferisce investire il suo denaro nella preparazione di vaccini piuttosto che nella ricerca di nuovi farmaci contro le malattie. E pazienza se quei vaccini causano la nascita di mezzo milione di bambini affetti dalla poliomielite, come è accaduto in India, o se provocano la sterilità di milioni di donne, come accade in Africa, o ancora se fanno più morti delle malattie per immunizzare dalle quali vengono fatti alla popolazione, come si constata in molti Paesi del Terzo Mondo. Ma andiamo avanti. Bill Gates, cinque anni fa, preconizzava lo scoppio di una pandemia che avrebbe provocato milioni di vittime in tutto il mondo. Bill Gates, due anni fa, precisava tale predizione, parlando di 30 milioni di morti in appena sei mesi e specificando che si sarebbe trattato di un agente patogeno modificato e trasmesso dal pipistrello. Poi, otto mesi fa, si tengono i giochi olimpici militari a Wuhan, in Cina; e proprio da Wuhan parte la diffusione del Covid-19. Proprio a Wuhan sorge un laboratorio, di costruzione francese, nel quale si conducono da tempo ricerche ed esperimenti sui virus. La presenza di diecimila atleti di ogni parte del mondo nel luogo che sarà l’epicentro dell’emergenza sanitaria trasforma automaticamente una situazione locale in una situazione globale. Altra coincidenza, lo stesso giorno in cui si aprono i giochi militari di Wuhan (nei quali, caso raro, gli atleti americani non brillano affatto e tornano in patria senza gloria) l’onnipresente Bill Gates, a New York, annuncia la simulazione di un’emergenza sanitaria da Coronavirus, proveniente dal pipistrello e trasmessa per via indiretta, la carne di maiale, agli esseri umani.

E veniamo all’Italia. A fine gennaio il premier Conte rassicura gli italiani, parlando disinvoltamente nel corso di un programma televisivo, e sostiene che tutto è pronto e che la sanità italiana può fronteggiare nel modo più adeguato, e comunque più efficace rispetto agli altri Paesi, qualunque emergenza si dovesse presentare. Ha deciso di bloccare i voli provenienti dalla Cina (ma solo quelli che non si servono di scali intermedi), però non ha disposto la quarantena per le persone provenienti dalla Cina, né per il rientro dei bambini cinesi a scuola, dopo le vacanze di fine anno trascorse nella patria d’origine. Improvvisamente, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, decide di applicare il protocollo da "zona rossa" a tutta l’Italia, senza eccezioni, anche nelle isole, dove non si registra alcun caso, e di prorogarlo per quasi tre mesi, segregando le persone in casa, multando e denunciando i contravventori, chiudendo quasi tutti i negozi tranne quelli di primissima necessità (ma non le tabaccherie, forse perché i tabacchi sono monopoli di Stato). Calpesta tranquillamente anche il Concordato con la Chiesa, ordinando la sospensione di tutte le sacre funzioni e sguinzagliando polizia e carabinieri a verificare e a multare i sacerdoti e i fedeli sin dentro le chiese e interrompendo la santa Messa, se non osservano le disposizioni, anche si tratta di poche persone, ben distanziate tra loro e fornite di mascherina, entro una superficie vasta e dai soffitti altissimi. Il tutto a colpi di decreto legge, senza passare dal Parlamento, ignorando sistematicamente le opposizioni e le loro proposte, e senza perciò che un voto parlamentar trasformi in leggi i suoi decreti che sospendono, di fatto, tutte le libertà garantite ai cittadini dalla Costituzione repubblicana, nel silenzio assordante del Quirinale. Promette energici, anzi "poderosi" provvedimenti economici a sostegno dei commercianti e degli imprenditori impossibilitati a lavorare, ma ai numerosi annunci e alle promesse non seguono i fatti. Intanto la televisione continua a terrorizzare i cittadini parlando in continuazione di morti, senza però citare le cifre dell’ISTAT e dell’Istituto Superiore della Sanità, le quali dicono che, nei primi tre mesi del 2020, i decessi sono stati ventimila in meno che nello stesso trimestre dell’anno precedente.

Proviamo adesso a collegare i fatti. A meno che Bill Gates sia un indovino, si direbbe che sapesse con molto anticipo che ci sarebbe stata un’epidemia (chiamarla pandemia, come fa l’OMS, è una palese forzatura) e che sarebbe stata causata da un Coronavirus modificato in laboratorio. E i suoi contatti telefonici con Giuseppe Conte attestano la sua straordinaria simpatia verso l’Italia, alla quale si propone di vendere i suoi vaccini a prezzo di favore, essendo cosa nota che è un perfetto gentiluomo oltre che uno specchiato filantropo (e i 500.000 bambini indiani resi paralitici dai suoi vaccini vanno considerati solo uno spiacevole incidente). Tutto lo scenario acquista però una ben diversa profondità e tutta un’altra prospettiva se si tiene conto del contesto generale. Bill Gates è uno dei massimi esponenti dell’élite massonica mondiale. Gli Illuminati sono una delle logge in cui si articola la piramide massonica. Giuseppe Conte, stando alle dichiarazioni dell’assessore romano Francesca Benevento, è un illuminato. Gli Illuminati sono informati in anticipo dell’agenda portata avanti dalla élite massonica. Gli illuminati non volevano Paolo Savona all’Economia, perché troppo critico verso l’euro, e neppure volevano il governo Di Maio-Salvini; gli avrebbero preferito un governo Cottarelli. Tuttavia il governo leghista-grillino è nato, ma è caduto un po’ misteriosamente nel settembre scorso. La pandemia, vera o presunta, era alle porte. Qualcun altro lo sapeva? Vien da pensare che la vera ragione della nascita del governo Conte Bis, e forse anche del Conte Uno, abbia a che fare con quel che è successo poi a livello internazionale. È in atto una guerra aperta fra Donald Trump, sostenuto da Putin, e il Deep State americano, sostenuto dall’élite finanziaria globalista e da tutti i governi e i mass-media dei Paesi europei, oltre che dalla chiesa di Bergoglio. La Cina, che persegue i propri disegni strategici, è anch’essa schierata contro Trump, soprattutto per ragioni finanziarie. L’emergenza del Covid-19 è molto probabilmente un capitolo di questa strana guerra, nella quale la distinzione fra amici e nemici tende a sfumare e quasi a scomparire, come è accaduto durante la guerra civile siriana. Il governo Conte Bis ha preso alla lettera le indicazioni di quella OMS cui Trump ha deciso di tagliare i fondi. Lo scenario inizia a chiarirsi. Bill Gates vuole colpire Trump e cerca di farsi amici e clienti in Europa. A noi spetta decidere da che parte stare…

Fonte dell'immagine in evidenza: Alan Camerer - Pubblico dominio

Francesco Lamendola
Francesco Lamendola
Nato a Udine nel 1956, laureato in Materie Letterarie e in Filosofia all'Università di Padova, ha insegnato dapprima nella scuola elementare e poi, per più di trent'anni, nelle scuole medie superiori. Ha pubblicato una decina di libri, fra i quali L'unità dell'essere e Galba, Otone, Vitellio. La crisi romana del 68-69 d.C, e ha collaborato con numerose riviste cartacee e informatiche. In rete sono disponibili più di 6.000 suoi articoli, soprattutto di filosofia. Attualmente collabora con scritti e con video al sito Unione Apostolica Fides et Ratio, in continuità ideale e materiale con il magistero di mons. Antonio Livi. Fondatore e Filosofo di riferimento del Comitato Liberi in Veritate.
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